Libertà di stampa, Italia a picco | La classifica di Reporters senza frontiere

di Redazione

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Libertà di stampa, Italia a picco | La classifica di Reporters senza frontiere

| giovedì 12 Febbraio 2015 - 10:50

“La situazione dei giornalisti è peggiorata drammaticamente in Italia nel 2014” e per questo, il nostro Paese è scivolato al 73° posto su 180 stati inseriti nella classifica mondiale sulla libertà di stampa, redatta come ogni anno da Reporters senza frontiere (Reporters without borders).

Rispetto al 2014, l‘Italia ha perso ben 24 posizioni. È la valutazione peggiore dal 2002. Non ci sono stati giornalisti uccisi, ma – è scritto nel commento alla classifica – c’è stata “una grande ondata di attacchi alle loro proprietà, in particolare le automobili. Un totale di 43 casi di aggressione fisica e 7 casi di attacchi incendiari alle case e alle automobili sono stati segnalati nel corso dei primi 10 mesi del 2014”.

Sono aumentati i procedimenti per diffamazione, da 84 nel 2013 a 129 nei primi 10 mesi del 2014. La maggior parte delle cause viene da persone elette a una carica pubblica, da politici, insomma. Un fatto che, secondo Rsf, “costituisce una forma di censura”.

Ai primi posti della classifica ci sono i paesi scandinavi, la Finlandia, la Norvegia, la Danimarca, l’Olanda e la Svezia; la Germania è 12^, gli Stati Uniti al 49° posto, la Francia al 38°, la Russia al 152°.

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