Mattarella, la grande forza dei gesti semplici | Due giorni in famiglia, poi il rientro a Roma

di Redazione

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Mattarella, la grande forza dei gesti semplici | Due giorni in famiglia, poi il rientro a Roma

| sabato 14 Febbraio 2015 - 17:48

(g.m.) Basta un gesto semplice semplice per entrare nel cuore della gente. Sergio Mattarella, con il suo sorriso luminoso e gentile, ha già conquistato tutti. Il risparmio, rispetto al costo di un volo di Stato, è poca cosa rispetto a certe voragini ma è un segnale elegante e diretto: i politici, anche i capi di Stato, sono persone normali, come noi. E dunque, anche telefonare al proprio barbiere o andare a Messa con la figlia. Tutto con la forza della semplicità e della discrezione. Mica poco.

Secondo giorno a Palermo del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato, insieme alla figlia Laura, è andato a messa nella cappella della Legione Carabinieri Sicilia, non aperta al pubblico, e non nella chiesa San Michele, dove è solito assistere alla funzione religiosa. All’uscita dalla sua abitazione, Mattarella è stato salutato da una piccola folla che si era radunata in via Libertà per fargli gli auguri. Il presidente ha ringraziato con un gesto della mano e si è poi diretto in chiesa. Svelato anche un episodio curioso: Mattarella si sarebbe fatto tagliare i capelli dal barbiere di fiducia, Franco Alfonso, al quale avrebbe telefonato personalmente per prendere un appuntamento. Un altro gesto di “normalità” che ha conquistato tutti.

Il presidente della Repubblica era arrivato a Palermo con un volo di linea Alitalia. È la prima volta che un capo di Stato preferisce un volo civile a un volo di Stato. Accolto da un lungo applauso, dopo essere sceso dall’auto, il presidente della Repubblica ha accennato un saluto ma non si è fermato con i giornalisti.

Nel marciapiedi di fronte l’elegante condominio, a pochi passi dalla lapide che ricorda il fratello Piersanti, ucciso dalla mafia nel giorno dell’epifania del 1980, c’erano diversi curiosi. Anche dai balconi dei palazzi vicini qualcuno si è affacciato per salutare il nuovo capo dello Stato.

Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, prima di giungere nella sua abitazione a Palermo ha compiuto una visita nel cimitero di Castellammare del Golfo (Tp), dove riposano le spoglie della moglie, del fratello e dei genitori. Una visita “blindatissima”: giornalisti e cameraman sono stati tenuti a distanza da un imponente cordone di sicurezza.

Il presidente (accompagnato dalla figlia), è rimasto all’interno del cimitero una ventina di minuti. Uscendo, ha salutato il custode, che conosce da tempo (Mattarella, prima della sua elezione a capo dello Stato, faceva abitualmente visita ai suoi cari almeno due volte al mese). Subito dopo ha fatto rientro a Palermo. A chiedere riservatezza è stato lo stesso presidente: al cimitero, infatti, non c’era neppure il sindaco, Nicola Coppola.

Ad aspettare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a Palermo, invece, nella portineria dell’elegante condominio dove abita con la famiglia, c’era qualche condomino e i cugini di primo grado, Maurizio e Claudio Mattarella, figli di Nicola Mattarella.

Claudio Mattarella 64 anni, bancario in pensione dice: “Ho deciso di venire ad accoglierlo qui per abbracciarlo e per salutarlo. Il giorno dell’elezione siamo riusciti a scambiarci un solo sms”. “È un orgoglio per la storia della nostra famiglia – aggiunge – della Sicilia e dell’Italia – Ha deciso di rientrare a Palermo da presidente della Repubblica con un volo di linea e questo dimostra che lui non solo è il primo cittadino di questo Stato ma che è uguale a tutti gli altri”.

L’ingresso del presidente Mattarella, arrivato in auto nello scalo romano, ha suscitato sorpresa e curiosità da parte dei molti passeggeri che stazionavano nella hall del Terminal 1. Assai rigido il cordone di sicurezza, composto dalla polizia e da altre forze dell’ordine. Una volta entrato all’interno della sala transiti, Mattarella è stato fatto accomodare in una sala riservata dove ha atteso, lontano da occhi indiscreti, e sempre con un nutrito dispiegamento di sicurezza, l’imbarco sul volo di linea dell’Alitalia diretto nel capoluogo siciliano.

Il presidente della Repubblica si è imbarcato sul volo facendo la fila insieme agli altri passeggeri. Accompagnato da una ridottissima scorta, Mattarella è salito sull’aereo aspettando che entrasse la squadra giovanile del Napoli, che giocherà a Palermo.

Una volta decollato l’aereo, Alitalia ha salutato la partenza del presidente con un tweet: “Un passeggero normale, una persona speciale, buon viaggio presidente #Mattarella #presidenteaPalermo”.

Questa visita di Mattarella a Palermo, la sua città natale, è la prima fuori Roma da quando circa due settimane fa è stato eletto presidente della Repubblica. Un’occasione per riabbracciare le persone di famiglia e per portare anche un mazzo di fiori sulla tomba della moglie Marisa, scomparsa tre anni fa, sepolta nel cimitero di Castellammare del Golfo: un gesto che il presidente era solito fare ogni quindici giorni.

Nella serata di domenica il rientro a Roma, nuovamente su un volo di linea. Adesso, ad attenderlo, c’è il problema delle riforme e le fratture parlamentari.

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