Due bombardieri russi “Bear”, che volavano in prossimità dello spazio aereo britannico, sono stati scortati dai caccia “Typhoon” della Royal Air Force. I velivoli sarebbero stati intercettati sul canale della Manica, nei pressi della costa della Cornovaglia.

Secondo il ministero della difesa inglese “si tratta di una dimostrazione di forza dei russi, con un forte intento politico”. Un incidente simile si era verificato a gennaio: anche in quell’occasione due Tu-95 Bear si erano avvicinati allo spazio aereo del Regno Unito  provocando disagi all’aviazione civile. Due giorni fa, anche una nave da guerra russa era stata tracciata dalla Royal Navy nel Canale della Manica per la seconda volta in tre mesi.

La Yaroslav Mudryy, una fregata di classe Neustrashimy, stava navigando con una cisterna di accompagnamento, il Kola, seguita dalla fregata inglese, con l’ausilio dei radar e di un elicottero Lynx, con sensori in grado di controllare il movimento delle due navi che tornavano dal Mediterraneo.

Nemmeno due settimane fa, caccia dell’Aeronautica militare italiana aveva seguito un aereo russo che stava per sconfinare in Lituania, sul mar Baltico. Gli eurofighter hanno verificato che non entrasse nello spazio aereo dei paesi baltici e sono rientrati alla base.

Il segretario della difesa, Michael Fallon, si è detto preoccupato per la pressione della politica di Putin nei confronti dei paesi della Nato e, in particolare per destabilizzare Estonia, Lituania e Lettonia. Un tentativo simile a quello attuato in Ucraina, secondo il capo della diplomazia inglese “un pericolo reale ed attuale” per mettere alla prova l’Alleanza Atlantica. “Ormai non siamo più in una situazione di “guerra fredda – ha aggiunto Fallon – quando ci sono carri armati che attraversano il confine dell’Ucraina, i jet che attraversano la Manica e i sottomarini nel Mare del Nord, la guerra è già abbastanza calda”, ha aggiunto il capo del Foreign Office.