A gennaio la disoccupazione scende al 12,6%| Nel 2014 il Pil italiano a meno 0,4% sul 2013

di Redazione

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A gennaio la disoccupazione scende al 12,6%| Nel 2014 il Pil italiano a meno 0,4% sul 2013

| lunedì 02 Marzo 2015 - 10:53

Notizie in chiaroscuro dall’economia italiana: a gennaio scende la disoccupazione, mentre l’Istat ha confermato il trend negativo del Pil nel 2014, con un meno 0,4% rispetto all’anno precedente. In netta crescita, a febbraio, anche le immatricolazioni di auto.

Un dato positivo e inatteso per  la disoccupazione in Italia. Il tasso scende al 12,6% a gennaio, sul percorso virtuoso registrato a dicembre con il 12,9% e tornando al livello di dodici mesi prima. Se per il 2015 i segnali sono rosei non si può dire altrettanto per il 2014:  l’Istat  ha chiuso ufficialmente il conto per il 2014 con una rilevazione del tasso di disoccupazione al 12,7%, il dato peggiore dal 1977.

In particolare per quanto riguarda i dati Istat gli occupati sono 22 milioni 320 mila, sostanzialmente invariati rispetto a dicembre (+11 mila) ma in aumento dello 0,6% su base annua (+131 mila).

Il premier Renzi ha affidato al solito tweet la sua soddisfazione.

 

Il tasso di occupazione, pari al 55,8%, aumenta di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,3 punti rispetto a dodici mesi prima. Di contro, il numero di disoccupati, pari a 3 milioni 221 mila, diminuisce dello 0,6% rispetto al mese precedente (-21 mila) mentre aumenta dello 0,2% su base annua (+7 mila). In calo anche il numero di inattivi dello 0,1% mensile e dell’1,3% rispetto a dodici mesi.

Per quanto riguarda il capitolo giovani, le forze lavoro tra 15 e 24 anni segnalano un lieve calo congiunturale, a fronte di un leggero aumento dell’inattività (+7mila mensili, +47mila su base annua). Gli occupati 15-24enni sono 906 mila, in diminuzione dello 0,6% rispetto al mese precedente (-5 mila) e dell’1,4% su base annua (-13 mila). Il tasso di disoccupazione giovanile cala di 0,1 punti al 41,2% (ai minimi da 17 mesi) e l’incidenza di giovani senza lavoro sul totale della popolazione  si attesta oltre il 10,7%.

Nel 2014 il Pil italiano è andato in controtendenza rispetto a quello dei maggiori paesi sviluppati: calo dello 0,4% in Italia, mentre negli Stati Uniti è aumentato del 2,4%, in Germania dell’1,6% e in Francia dello 0,4%.

Le esportazioni di beni e servizi sono aumentate del 2,7% e le importazioni dell’1,8%. La domanda interna ha contribuito negativamente alla crescita del Pil per 0,6 punti percentuali (-0,8 al lordo della variazione delle scorte) mentre la domanda estera netta ha fornito un apporto positivo (0,3 punti).

A livello settoriale, il valore aggiunto ha registrato cali in volume nell’ agricoltura, silvicoltura e pesca (-2,2%), nell’industria in senso stretto (-1,1%) e nelle costruzioni (-3,8%); nell’insieme delle attività dei servizi vi è stato un lievissimo incremento (0,1%).

L’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche (AP), misurato in rapporto al Pil, è stato pari al -3,0% a fronte del -2,9% del 2013.

Il saldo primario (indebitamento netto meno la spesa per interessi) è stato positivo e pari, in rapporto al Pil, a 1,6% (1,9% nel 2013).

Secondo il ministero dell’Economia, la pressione fiscale, nel 2014, scende al 43,1%, in calo rispetto al 43,4 del 2013 e al 43,5 del 2012. Merito della riduzione del cosiddetto “cuneo fiscale”, cioè la differenza tra il costo sostenuto dal datore di lavoro e la retribuzione netta percepita dal lavoratore, e il  bonus di 80 euro che “riduce il peso dell’Irpef e aumenta il netto in busta paga”. “Tuttavia – aggiunge il ministero -, proprio in virtù di questa formulazione non progressiva ma chiara e semplice, le misure statistiche non classificano l’intervento come riduzione del peso fiscale ma come spesa sociale”.

Piccolo boom, a febbraio, del numero di immatricolazioni di automobili:+13,2%, pari a 134.697 veicoli. Il risultato è, però, fortemente influenzato dalle 36.486 immatricolazioni a noleggio, secondo l’Unrae. Le vendite a privati sono aumentate del 5,2%. In netta crescita anche la raccolta ordini di auto nuove che raggiunge nel mese circa 148.000 prenotazioni, in aumento del 17%. Nei due mesi 2015 gli ordini sono circa 277.000, in crescita del 13%.

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