Morte del Pm Bisceglia, il M5S: “Si faccia luce sull’incidente” /VIDEO

di Redazione

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Morte del Pm Bisceglia, il M5S: “Si faccia luce sull’incidente” /VIDEO

| lunedì 02 Marzo 2015 - 16:28

“L’improvvisa morte del pm Federico Bisceglia è una gravissima perdita per tutta la giustizia italiana. Le sue inchieste non devono essere abbandonate o insabbiate. Ci auguriamo, inoltre, che sia fatta piena luce sulla dinamica dell’incidente stradale che ne ha causato la morte”. Lo sostiene il gruppo parlamentare Movimento 5 Stelle, dopo la morte del magistrato in un incidente stradale sabato notte, con un intervento di Luigi di Maio alla Camera dei deputati.

“Sarebbe inquietante – sottolinea – una possibile connessione tra inchieste sulla Terra dei Fuochi e decessi di coloro che indagano”. I reati ambientali nei molteplici profili e, tra le ultime indagini, quella relativa alla morte della piccola Fortuna, la bimba di 6 anni che precipitò dal balcone nel Parco Verde di Caivano (Napoli) e per la quale fu fermato un uomo l’accusa di aver abusato della bambina: sono alcune delle inchieste che hanno visto protagonista negli anni il sostituto procuratore Federico Bisceglia morto in un incidente sull’autostrada A3, nei pressi di Castrovillari (Cosenza).

Da qualche tempo nella Procura di Napoli Nord, Bisceglia era uno stimato magistrato impegnato in diversi filoni legati ai rifiuti e alle violazioni ambientali, dalle vicende riguardanti la Terra dei Fuochi ed i rifiuti tossici agli sversamenti di liquami nel mare di Capri. Ambiente, ma non solo. Bisceglia si era occupato anche di altre questioni come gli appalti per la Coppa America. Il magistrato in incontri con studenti e cittadini in più occasioni illustrò la particolare pericolosità dei reati ambientali e le conseguenze sulla crescita civile.

“La sua auto – scrive Di Maio sul blog di Beppe Grillo – si è scontrata contro le barriere laterali in un tratto rettilineo non interessato da lavori di ammodernamento, finendo fuori strada dopo alcuni testacoda. La magistratura farà le sue indagini e spero riveli presto la verità. Ma su queste cose ho smesso di credere al caso. Quando si tratta di Terra dei Fuochi, di rifiuti e di violazioni ambientali, gli interessi in gioco sono internazionali. E chi indaga tocca sempre i fili dell’alta tensione. La commistione tra politica, camorra e imprenditoria ha ormai creato uno “stato” alternativo che vede tra gli introiti più remunerativi proprio la gestione dei rifiuti”.

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