Corea del Sud, ferito l’ambasciatore Usa | L’attentatore aveva un rasoio: 80 punti di sutura

di Redazione

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Corea del Sud, ferito l’ambasciatore Usa | L’attentatore aveva un rasoio: 80 punti di sutura

| giovedì 05 Marzo 2015 - 07:25

L’ambasciatore americano in Corea del Sud, Mark Lippert, 42 anni, è stato ferito da un uomo armato di un rasoio. L’aggressore è il 55enne Ki-jong, lo stesso che nel 2010 aveva cercato di aggredire l’ambasciatore giapponese a Seul scagliandogli contro un pezzo di cemento Lippert è stato trasportato in ospedale con ferite al volto e al polso ma il Dipartimento di Stato americano ha dichiarato che le sue condizioni non destano preoccupazioni.

Ci sono volute due ore e mezza in sala operatoria e 80 punti di sutura per ricucire la guancia destra dell’ambasciatore: il taglio era di 11 centimetri al volto e una ferita alla mano sinistra. Lippert, seppure sanguinante, è riuscito ad allontanarsi verso l’uscita senza bisogno di aiuto, come si vede chiaramente dalle foto. Ha subito fatto sapere di essere in “ottime condizioni di spirito” e di stare “bene” e che “al più presto”, ha assicurato, “riprenderemo il progetto per rafforzare l’alleanza tra Corea del Sud e Stati Uniti”.

Nel frattempo, da Pyongyang il regime nordcoreano ha esultato l’aggressione: “È la giusta punizione per gli Stati Uniti guerrafondai”. Secondo Kena, l’agenzia di stato del paese comunista, è stato “il coltello della giustizia” a colpire l’ambasciatore e lodando l’autore del gesto.

Lippert, che era stato nominato ambasciatore lo scorso anno e aveva avuto un figlio proprio in Corea del Sud. è amico del presidente Obama che lo ha chiamato per sincerarsi sulla sua salute. L’ambasciatore ha lavorato con Obama alla Commissione Affari esteri del Senato e lo ha accompagnato in diverse missioni in giro per il mondo. Lippert è stato anche consigliere per la politica estera nel 2008, per la campagna presidenziale, e capo dello staff del National Security Council della Casa Bianca.

L’attentatore, Ki-jong, attivista nord coreano, fa parte della stessa organizazzione “Korean Council for Reconciliation and Cooperation“, a favore dell’unificazione delle due Coree che aveva organizzato l’incontro con l’ambasciatore al Sejong Art Center nel centro di Seul. Il suo volto era noto alla polizia per aver organizzato una protesta solitaria contro il Giappone per le isole contese tra Seul e Tokyo: l’uomo durante l’aggressione ha gridato la sua opposizione contro le manovre militari Usa-Corea Sud cominciate questa settimana e che andranno avanti, in fasi diverse, per quasi due mesi.

 

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