Ibra contro tutti: “La Francia è un paese di merda”. La Le Pen sbotta: “Se ne può anche andare” /VD

di Redazione

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Ibra contro tutti: “La Francia è un paese di merda”. La Le Pen sbotta: “Se ne può anche andare” /VD

| lunedì 16 Marzo 2015 - 12:44

“Molti nemici, molto onore”. La massima di Giulio Cesare sembra aver fatto breccia nel cuore di Ibrahimovic, finito nuovamente nell’occhio del ciclone per l’ennesima uscita non proprio ortodossa. “Questo Paese di merda non merita il Psg“, è questo lo sfogo incriminato e urlato dal campione svedese dopo la sconfitta per 3-2 rimediata dal suo Psg a Bordeaux.

Ecco quindi che lo stadio Chaban-Delmas diventa l’ennesimo scenario di polemiche e veleni che vedono Ibra assoluto protagonista. Nelle immagini diffuse dalle emittenti transalpine, si sente l’attaccante del Psg dichiarare in inglese: “In 15 anni non ho mai visto un arbitro così scarso in questo Paese di merda!“. Affermazioni che hanno imbarazzato un po’ tutti, in primis il tecnico Blanc.

A voi non succede mai di innervosirvi? Quando sei nervoso, non c’è obbligatoriamente un microfono – ha detto l’allenatore francese rivolgendosi alla stampa – Quanto all’arbitraggio, a mio avviso se ne parla troppo”. Un pensiero decisamente più mite rispetto a quello del numero 10 del club parigino: “Questo Paese non merita il Psg, siamo troppo forti per questo Paese“.

Le reazioni del mondo politico, ovviamente, non si sono fatte attendere. In prima linea a difendere l’orgoglio nazionale c’è, ovviamente, Marine Le Pen: “Quelli che pensano che la Francia si un Paese di m… possono andarsene”. Impossibile per Ibra non fare un passo indietro: “Tengo a precisare che le mie frasi non erano né contro la Francia e né contro i francesi“.

“Ho parlato di calcio, non di altro. Ho perso la partita e l’accetto, ma non accetto quando l’arbitro non osserva le regole – si legge in un nota apparsa sul sito francese – Non è la prima volta che succede. Mi sono espresso sull’onda del nervosismo e tutti sanno che in quei momenti le parole possono andare oltre le intenzioni. Tengo a scusarmi, se qualcuno si è sentito offeso”. Delle scuse un po’ tardive che probabilmente non serviranno ad evitargli multe e squalifiche.

 

 

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