Da Tenerife all’Ucraina fino a Barcelonette |I più gravi incidenti aerei degli ultimi anni

di Redazione

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Da Tenerife all’Ucraina fino a Barcelonette |I più gravi incidenti aerei degli ultimi anni

| martedì 24 Marzo 2015 - 14:22

Esattamente un anno fa, nelle acque dell’Oceano indiano il volo Malaysia Airlines 370 faceva perdere le sue tracce radar, inabissandosi nelle acque dell’Oceano indiano. Morirono tutti i 239 passeggeri a bordo del Boeing 777 in viaggio tra Kuala Lumpur e Pechino.

Apparteneva alla stessa compagnia un altro Boeing 777, precipitato il 17 luglio del 2014 in Ucraina, mentre viaggiava da Amsterdam, in Olanda, a Kuala Lumpur. Morirono tutti i 283 passeggeri e i 15 membri dell’equipaggio a bordo. In quel caso, si tratò di un abbattimento deliberato, di un episodio della guerra civile ucraina.

Il volo Indonesia AirAsia 8501 del 28 dicembre 2014 era un volo tra l’Aeroporto Internazionale Juanda di Surabaya, in Indonesia, e l’Aeroporto di Singapore-Changi, quando precipitò causando la morte di 155 passeggeri e 7 membri dell’equipaggio.

Sono soltanto gli ultimi pesanti disastri aerei degli ultimi dodici mesi, ai quali si aggiungono l’aereo della TranAsia precipitato a Taiwan il 4 febbraio di quest’anno, con un bilancio di 35 morti, l’incidente nella base spagnola della Nato del 26 gennaio, quando un aereo militare greco precipitò dopo il decollo, causando la morte di 10 persone, e lo scontro tra i due elicotteri in Argentina, il 10 marzo scorso, con 10 morti, tra i quali i protagonisti di un reality show francese, alcuni ex campioni dello sport.

Un anno di gravi incidenti aerei, in tutto il mondo, ma non quelli con il maggior numero di morti. Il bilancio più pesante si ebbe il 27 marzo del 1977, a Tenerife, nelle isole Canarie, in Spagna: fu una collisione tra due aerei passeggeri Boeing 747 della Klm e della PanAm sulla pista dell’aeroporto di Los Rodeos. Il bilancio di 583 vittime ne fa il più grave incidente nella storia dell’aviazione: tutti i 248 passeggeri a bordo del volo KLM 4805 rimasero uccisi e ci furono anche 335 vittime sul volo Pan Am 1736, che fu colpito sul dorso dalla parte inferiore del carrello di atterraggio e dai quattro motori del Jumbo KLM. I soccorritori non si accorsero per oltre 20 minuti dell’aereo Pan Am.

Quasi altrettanto grave il conto delle vittime del disastro aereo del 12 agosto 1985, quando il volo Japan Airlines 123 delle linee nazionali giapponesi precipitò sul monte Takamagahara. È stato l’incidente occorso ad un unico aeroplano che ha causato il maggior numero di vittime tra gli occupanti: le vittime furono 520, tutti i 15 membri dell’equipaggio e 505 dei 509 passeggeri.

Furono 350 i morti in India, il 12 novembre 1996, quando il volo Saudi Arabian Airlines 763, un volo programmato dall’aeroporto Internazionale Indira Gandhi all’aeroporto Internazionale Dhahran, si scontrò[2] in aria con il volo Kazakhstan Airlines 1907.  E’ la più grave collisione aerea in volo della storia per numero di vittime.

La Francia fu teatro di un disastro aereo con 346 morti, il 3 marzo del 1974: un volo della Turkish Airline diretto a Londra, si schiantò su un bosco vicino a Parigi. Il più grave della storia nel Paese transalpino, dove l’11 luglio del 1973, un volo Varig precipitò vicino a Parigi, con 123 passeggeri.

In Italia l’ultima tragedia è quella dell’8 ottobre 2001, a Linate, uno dei due aeroporti di Milano. un McDonnell Douglas MD-87 della compagnia aerea SAS registrato SE-DMA, in fase di decollo dall’aeroporto di Milano-Linate, entrò in collisione con un Cessna Citation CJ2 finito erroneamente nella pista di decollo a causa della fitta nebbia e si schiantò contro l’edificio adibito a deposito dei bagagli.  Fu un incidente, ma la vicinanza con i dirottamenti dell’11 settembre, fecero pensare a un attentato terroristico.

Nel 1972, il 5 maggio, il volo Alitalia Az 112 proveniente da Fiumicino, si schiantò a Montagnalonga, un’altura vicino all’aeroporto di Punta Raisi, causando 122 morti. Scalo e destinazione sfortunati, quelli di Palermo: era diretto nel capoluogo siciliano, il volo Alitalia 4128 proveniente, anche questo, da Fiumicino, che il 23 dicembre del 1878, per un’errata manovra nella fase di atterraggio notturno, si inabissò in mare, a tre chilometri dalla costa causando 108 vittime; si salvarono soltanto in ventuno, recuperati dalle barche dei pescatori giunti in soccorso.

Non fu un incidente, invece, il disastro di Ustica, del 27 giugno del 1980. Un volo della compagnia Itavia fu abbattuto tra Ustica e Ponza da aerei militari, in uno scenario da guerra ancora da chiarire del tutto. Morirono tutte le 81 persone a bordo.

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