Non fosse per l’enorme divario di punti, di fatturato e di monte ingaggi, lo spettacolo offerto da Juve-Empoli sarebbe degno dell’etichetta di big match. Solo la 17esima perla stagionale di Carlitos Tevez e il sigillo di Pereyra consentono ai bianconeri di portare a casa la vittoria. Onore a Sarri e ai suoi ragazzi, vera rivelazione del campionato.
Match brioso, divertente e inaspettatamente equilibrato allo Stadium. Juve ed Empoli giocano a ritmi altissimi puntando forte sul gioco corale e sul pressing a tutto campo. Il maggiore tasso tecnico dei bianconeri, però, risulta ancora una volta determinante.
Sepe è miracoloso su Tevez in almeno due circostanze (4′, 19′), ma al terzo tentativo l’Apache non fallisce. Retropassaggio (apparentemente involontario) di Rugani per Sepe che, ingenuamente, blocca con le mani: Giacomelli non tentenna e concede la punizione a due in area. Tevez calcia di potenza e sblocca il risultato al 43′.
Stesso spartito anche nei secondi 45′. In campo si va a mille e se la partita continua a regalare emozioni, gran parte del merito deve essere riconosciuto all’Empoli. Nessun timore reverenziale, nessun tatticismo esasperato, i toscani vogliono giocarsela a viso aperto.
Al 51′ Pucciarelli mette in difficoltà Buffon con un colpo di testa su assist di Valdifiori, ma il portierone della Nazionale si fa trovare pronto. Gli azzurri non si arrendono, ribattono colpo su colpo e al 69′ rischiano seriamente di portarsi sull’1-1 con un doppio tentativo firmato Pucciarelli-Croce.
Finale di gara da applausi quello dei toscani che continuano sino all’ultimo a spingersi in avanti mettendo in seria difficoltà la migliore difesa del campionato. La Juve riesce comunque a raddoppiare con Pereyra al 94′ chiudendo in bellezza un match disputato contro validissimi avversari. Da segnalare l’espulsione di Sarri per proteste.
