La Nato insiste sullo scudo antimissile in Europa | La reazione di Mosca: “È contro di noi” /VD

di Redazione

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La Nato insiste sullo scudo antimissile in Europa | La reazione di Mosca: “È contro di noi” /VD

| sabato 04 Aprile 2015 - 17:51

Nonostante l’intesa negoziale con Teheran sulla questione nucleare, gli Stati Uniti stanno ancora andando avanti con i missili installazioni di difesa in Europa, essendo l’accordo concepito contro la minaccia rappresentata dal potenziale nucleare dell’Iran”. Lo ha detto la portavoce della Nato Oana Lungescu, che ha aggiunto: “La minaccia per i paesi della NATO poste dalla proliferazione di missili balistici continua ad aumentare … il quadro dell’accordo [sul programma nucleare iraniano] non cambia questo fatto”. Immediata la reazione della Russia, che ha definito sarcasticamente “favole” le parole della portavoce della Nato, chiamandole “un pretesto”.

Il Vice primo ministro russo ed ex rappresentante di Mosca presso la NATO, Dmitry Rogozin, si è affrettato a reagire dicendo che nonostante l’intesa raggiunta in Svizzera, il controverso scudo antimissile in Europa rimane perché, in realtà, “il sistema di difesa missilistica non è mai stato l’Iran”, sottintendendo che il vero obiettivo è proprio la Russia.

Nel suo discorso settimanale alla nazione, il presidente Obama ha descritto l’accordo raggiunto con l’Iran ‘storico’, che, “se pienamente attuato, impedirà all’Iran di ottenere armi nucleari e farà il nostro paese, i nostri alleati, e il nostro mondo più sicuro. L’accordo, annunciato giovedì, soddisfa i nostri obiettivi fondamentali di tagliare ogni via che l’Iran potrebbe prendere per sviluppare un’arma nucleare”.

Obama ha ribadito che la questione non è chiusa – e se si dovesse verificare qualche violazione da parte dell’Iran nei mesi a venire, non ci sarà nessun accordo. “Una soluzione diplomatica è di gran lunga l’opzione migliore”, ha aggiunto il presidente degli Usa che ha promesso di continuare a informare il Congresso e il popolo americano sulla sostanza e il progresso dei negoziati nei mesi a venire.

Intanto, la portavoce del Dipartimento di Stato americano, Marie Harf ha detto ai giornalisti che l’accordo “riguarda soltanto la questione nucleare”, rispondendo, così indirettamente, al premier israeliano Netaniahu, che aveva chiesto di imporre all’Iran il riconoscimento di Israele prima di concludere l’intesa.

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