Spese pazze in Sicilia, le contestazioni fatte ai 14 indagati

di Redazione

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Spese pazze in Sicilia, le contestazioni fatte ai 14 indagati

| venerdì 24 Aprile 2015 - 16:27

Mancano le spese per i collaboratori dei Gruppi e quelle per cibo e bevande, ma ci sono borse, gioielli, fumetti di Diabolik, auto e regalie varie tra gli acquisti contestati a 14 ex capigruppo dell’Ars dai pm Maurizio Agnello, Sergio Demontis e Luca Battinieri che oggi hanno notificato loro l’avviso di conclusione delle indagini. Giulia Adamo, che alla scorsa legislatura guidava il Gruppo Misto, poi quello Sicilia, non ha giustificato gli acquisti fatti, con i soldi assegnati ai deputati dell’Ars, da Nazareno Gabrielli, Louis Vuitton e l’appropriazione di 9.500 euro a titolo di “contributo unificato” non meglio specificato.

Adamo ha anche comprato cravatte e carrè di seta da Hermes, e borse da Bagagli. Un contributo unificato da 15.000 euro sarebbe finito dalle casse del Gruppo Mps alle tasche di Nunzio Cappadona (ex presidente). Maria Anna Caronia si sarebbe appropriata di 35.900 euro, non giustificati, con sette disposizioni di pagamento tra febbraio e luglio 2010 a valere sul suo conto corrente e provenienti dal Gruppo Misto. Antonello Cracolici, capogruppo Pd, fece regali vari per quasi 32 mila euro, tra strenne natalizie, liquori, scatole da gioco, rum, champagne; altri seimila euro furono spesi per regali di nozze. L’ex deputato del Mpa Nicola D’Agostino avrebbe preso 26.500 euro per “contributo di funzionamento”, mentre Cateno De Luca, a capo di Forza del sud, si sarebbe fatto pagare dal gruppo rate di leasing per oltre 6.000 euro dopo la sua fuoriuscita, attraverso il passaggio di proprietà del veicolo a una società a lui riconducibile.

Il leasing di altre due Audi A6 sarebbe stato pagato dal gruppo parlamentare dell’Udc in favore di Rudy Maira, a cui erano intestate le auto. A Maira è contestata anche l’appropriazione di 22.450 euro, tra il 2008 e il 2001, a titolo di rimborso spese, per le quali il deputato non ha fornito nessuna pezza d’appoggio. Ci sono poi varie “regalie” come l’acquisto di ceste natalizie, spese alla gioielleria Palumbo e un pagamento a favore di un’enoteca. Cataldo Fiorenza, deputato e poi capogruppo del Gruppo Misto, avrebbe disposto pagamenti non giustificati per oltre 30 mila euro, altri 20.00 sarebbero stati dati alla collaboratrice Elena Mancuso per spese non meglio specificate. Prelievi e pagamenti per oltre 50.000 euro sono contestati a Nicola Leanza, ex capogruppo del Mpa. Regali per nozze cesti di fiori panettoni, rifornimento delle vetture private e lavaggi sono tra le accuse a Innocenzo Leontini, ex capogruppo del Pdl. I fumetti di Diabolik sono stati invece acquistati dal capogruppo di Fli, Livio Marrocco, che ha pagato anche pranzi e cene non giustificate.

Quasi trecentomila euro sarebbero stati prelevati o usati per spese da Francesco Musotto, nei periodi in cui era deputato del Gruppo Misto e capogruppo del Mpa. Musotto non ha fornito ai pm giustificazioni valide. Salvatore Antonio Domenico Pogliese, ex vice presidente del Gruppo Pdl, avrebbe fatto prelievi e emesso assegni in favore di se stesso per quasi 60 mila euro, oltre a spendere 41.00 euro per rifornimenti di carburante, pagamenti in bar, ristoranti, pizzerie e regali. Paolo Ruggirello, deputato del Gruppo Misto, si sarebbe invece appropriato “solo” di 3.590 euro.

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