Orune, studente ucciso alla fermata del bus | Si indaga sulla vendetta di una banda di bulli

di Redazione

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Orune, studente ucciso alla fermata del bus | Si indaga sulla vendetta di una banda di bulli

| venerdì 08 Maggio 2015 - 09:31

Sardegna sconvolta per l’omicidio avvenuto stamattina in pieno centro a Orune, nel Nuorese. Un ragazzo di 19 anni, Gianluca Monni, è stato ucciso con una fucilata intorno alle 7.30, mentre aspettava il pullman che lo avrebbe trasportato a scuola, a Nuoro. Il giovane era uno studente delle scuole superiori. I colpi che lo hanno raggiunto sarebbero tre. Sull’omicidio stanno indagando i carabinieri.

Mistero sulle cause del delitto. Non si esclude che chi ha sparato abbia sbagliato il bersaglio. Ma, tra gli investigatori, si sta facendo strada un’ipotesi sconcertante: Monni – avrebbero riferito alcuni testimoni tra i compagni e gli amici – qualche tempo fa avrebbe difeso la fidanzata dall’attacco di alcuni bulli e dunque questa è la nuova pista su cui si sta concentrando l’attenzione delle forze dell’ordine. Di certo è che il ragazzo è stato colpito anche al volto e che nessuno dei sette compagni presenti ha saputo o voluto dir nulla sugli aggressori. i militari dell’Arma, comunque, non escludono nessuna traccia e stanno lavorando anche su vecchi rancori con qualche giovane del paese.

Monni frequentava l’ultimo anno delle superiori all’Istituto professionale Alessandro Volta e la sua è una famiglia normale: il padre è titolare di un mangimificio, la madre lavora in ospedale a Nuoro. Ed è scattata la caccia ai killer. Secondo le testimonianze di alcuni studenti che assieme alla vittima aspettavano il pullman, gli uomini che hanno sparato sarebbero due, con il volto travisato, poi scappati a bordo di un’auto.

“Gianluca Monni – ha detto un professore – era uno dei più bravi ragazzi della scuola, sia per profitto che per disciplina. Uno studente pacifico, attivo e cordiale con tutti, per lui non ci sono mai stati problemi disciplinari, mai neanche una nota. Per noi è incredibile”. I professori e gli alunni dell’Ipsia di Nuoro sono sotto choc. Nelle classi non ci sono lezioni, ma riunioni per riflettere su ciò che è accaduto. La preside, Innocenza Giannasi, ha indetto una riunione dei rappresentanti degli studenti e potrebbe essere elaborato un documento.

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