Dopo i gossip della scorsa settimana che lo accusavano di essersi rifatto, Gabriel Garko è tornato sul “luogo del delitto”, ovvero a “L’Arena” il programma di Massimo Giletti.
Infatti, domenica, con un videomessaggio andato in onda durante la nota trasmissione, si è rivolto al conduttore dicendo: “Ciao Massimo. Volevo ringraziarti per questi pochi secondi che mi dai per tranquillizzare le mie fans. La mia faccia è questa”. Subito dopo, ha fatto una smorfia per dimostrare che la scorsa settimana il suo volto era stato “modificato” (dalle luci, da una inquadratura) cercando di convincere il pubblico di non essere intervenuto col botox.
Secondo quanto avrebbe dichiarato in un’intervista a Tv, Sorrisi e canzoni (in edicola martedì 12 maggio) il problema di salute sarebbe che si tratti di un “problema di tiroide”, scoperto tra l’altro dopo qualche inesattezza da parte dei medici.
“Bisognerà riequilibrare i valori ma nel frattempo sembro una fisarmonica: gonfio-sgonfio-gonfio. E la giostra continua a girare – dice l’attore nell’articolo -, mica puoi scendere: ci sono gli impegni da portare avanti, i contratti da rispettare, la gente che lavora per te da retribuire. Non sarà un ‘problemino’ di salute a frenarmi. Io sono quello che ha appiccicato addosso un nome da vincente. Coraggio!”.
E poi arriva la trasmissione di Giletti: “Tiro un sospiro di sollievo: sgonfio! Ma la domenica mattina mi sveglio e sono un po’ gonfio. Chiamo il dottore, gli spiego che con la faccia ci lavoro e che tra poche ore saro’ in televisione. Lui mi consiglia di non andare in onda. Basterà cambiare cura. Ma io non posso dare buca a Giletti...”.
E quello che ne è seguito, in radio, tv, sui giornali e sul web, lo sappiamo tutti. E Garko precisa: “Faccio questo lavoro da molti anni eppure sono rimasto senza parole davanti a tanto furore mediatico. Davanti alla gioia maligna di tanti giornalisti che hanno pubblicato immagini e titolato articoli senza verificare, senza interpellarmi. I miei avvocati insistono per una causa perché questa volta hanno picchiato duro: facciano loro. Ma io devo anche ringraziarli questi professionisti dell’odio perché mi hanno svegliato, mi hanno fatto vedere un altro squarcio di realtà: ho stanato i finti amici e ho scoperto quelli veri”.
