Isis, decapitati dieci soldati siriani | L’orrore nella battaglia di Palmyra

di Redazione

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Isis, decapitati dieci soldati siriani | L’orrore nella battaglia di Palmyra

| giovedì 14 Maggio 2015 - 20:09

Dieci soldati siriani sono stati decapitati dall’Isis che li aveva catturati nella sua avanzata verso Palmyra, dove si teme possano distruggere le rovine dell’antica città come già è accaduto in altri siti archeologici in Iraq. Lo riferisce l’Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus).

Altri 16 soldati siriani sono stati uccisi nei combattimenti, che si svolgono tra la stessa Palmyra, città simbolo dell’est della Siria, e la cittadina di Sukhna, a 30 chilometri, per il controllo della strada strategica che conduce verso Dayr az Zor.

Secondo l’Ondus, i jihadisti hanno colpito con mortai la città nuova di Palmyra, situata a pochi chilometri dalle rovine. Qualche decina di chilometri a Nord di Palmira sono situati i pozzi di gas naturale di Shaer, a suo tempo conquistati dall’Isis e poi riconquistati dalle forze lealiste, ma per il cui controllo si combatte ancora.

Palmyra è molto importante sotto il profilo strategico ed è per questo motivo che i governativi combattono strenuamente per non lasciarla nelle mani dei miliziani. A cui fanno gola soprattutto le riserve di materiale bellico e le scorte energetiche, una risorsa economica che conquistare assolutamente. Perdere il polo di Palmyra significherebbe per il regime, oltre che l’ennesima sconfitta, avere ripercussioni pesantissime sul piano economico.

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