B.B. King, secondo le figlie è stato avvelenato. Si attende l’autopsia

di Tancredi Bua

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B.B. King, secondo le figlie è stato avvelenato. Si attende l’autopsia

| giovedì 28 Maggio 2015 - 14:06

“Riteniamo che nostro padre sia stato avvelenato e che gli siano state somministrate sostanze tossiche. Pensiamo che nostro padre sia stato ucciso“. Questo è quanto hanno dichiarato all’Associated Press Karen Williams e Patty King, le figlie di B.B. King, il bluesman scomparso il 14 maggio, a 89 anni. Responsabile di quello che a questo punto diventerebbe un omicidio, secondo le figlie, sarebbe LaVerne Toney, la manager di King, e il suo assistente personale, Myron Johnson. Secondo le ipotesi delle figlie, a King sarebbero state somministrate sostanze sconosciute nella notte prima della sua morte.

Le accuse sono senza fondamento, e non supportate dalla realtà dei fatti”, ha risposto Brent Bryson, che si occupa di gestire l’eredità del bluesman. “Laverne Toney ha fatto tutto quello che poteva per realizzare i desideri del signor King, così mentre era in vita come adesso, all’indomani della sua morte”. Bryson ha affermato che i medici sono tutti concordi nel dire che “nessuno ha fatto nulla per accelerare la scomparsa del signor King“.

A lui replica l’avvocato delle figlie di B.B. King, Larissa Drohobyezer: “Karen e Patty non hanno nulla da guadagnare, dal punto di vista finanziario, nel capire come il padre sia realmente morto. Nulla. Il signor Bryson sta gettando fango su due figlie a lutto, e lo sta facendo senza alcuna ragione apparente. Senza contare il fatto che a nessun membro della famiglia è stato permesso di vedere B.B. nella settimana che ne ha preceduto la morte. Non è stato possibile neanche ai suoi amici. Questo ha fatto sorgere il sospetto alle mie clienti, che cercano solamente risposte”. Bryson, però, replica che la nipote di King, Valerie Byrd, lo ha visitato prima della morte: “B.B. ha visto chi voleva vedere. LaVerne Toney non lo ha influenzato in alcun modo“.

Mentre manca ancora una prova schiacciante, il medico legale della contea di Clark, in Nevada, John Fudenberg, assicura che l’accusa delle figlie è stata presa sul serio, e nessuna pista verrà esclusa. Al momento, la morte di King è stata classificata come demenza multinfartuale, una serie di micro-infarti causati dal diabete di tipo 2 contro cui il musicista lottava da anni. “Non ci sono prove per l’avvelenamento – continua Fudenberg – ma i risultati completi dell’autopsia di King non saranno disponibili per altre sei od otto settimane”.

E mentre la polizia di Las Vegas, la città in cui B.B. King è morto, conferma che non avvierà alcuna indagine sino a quando il medico legale non avrà stabilito che la morte non è stata dovuta a cause naturali, Brent Bryson, avvocato alla difesa di LaVerne Toney, rimbecca: “Karen e Patty hanno accusato la mia cliente di avvelenamento. Si sono infilate in questo caso muovendo accuse infondante e pretestuose, che non possono essere dimostrate per un semplice motivo. I fatti non sono andati così. La signora Toney è stata profondamente screditata, diffamata, calunniata e stressata da quanto detto da Patty, Karen e dal loro difensore. Saranno questioni con cui non potranno non fare i conti“.

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