Tanta amarezza tra i giocatori della Juve dopo la sconfitta contro il Barça, a parlare per primo è Capitan Buffon: “Penso di essere un ragazzo che sa gestire sempre con molto equilibrio i momenti, sia quelli di grande gioia che quelli di delusione. Lo sport ti dà questo tipo di momenti, bisogna prenderne atto, però prima di questa delusione abbiamo avuto tante gioie, che abbiamo condiviso con la nostra gente”.
“Ci è dispiaciuto non arrivare alla fine come volevamo e come meritavamo per quello che avevamo fatto in questo percorso di grande crescita, anche se però stasera c’è stato un momento nel quale ci avevo quasi creduto”, amette il portiere bianconero.
Il numero uno della Juve commenta poi le lacrime a fine gara di Pirlo, forse all’ultima partita con la maglia della Vecchia Signora: “Non c’è molto da dire, il modo di esternare le proprie emozioni è molto soggettivo, fa molto piacere vedere Andrea trasmettere il suo sentimento in un modo così forte”.
Il secondo a prendere la parola è Alvaro Morata, protagonista assoluto dell’incontro con il gol che aveva fatto credere nell’impresa alla squadra di Allegri: “Abbiamo avuto la possibilità di vincere, ma non ci siamo riusciti: l’occasione è svanita, adesso dobbiamo continuare a lavorare. Il nostro è un grande gruppo, una grande famiglia, e penso che dovremo continuare a lottare, perché è così che siamo arrivati fin qui”, le parole convinte dello spagnolo.
“Questa squadra non ha limiti – aggiunge – possiamo tornare di nuovo in finale e vincere la Champions, i dirigenti stanno lavorando per migliorare ancora. Ringraziamo tutta la gente che è venuta sin qui, siamo orgogliosi di indossare questa maglia e di avere dei tifosi come loro”, conclude l’ex Real.
Nessun rimpianto, invece, per il tecnico Max Allegri: “Abbiamo comunque fatto una stagione straordinaria, giocando una grande finale. Nel nostro momento migliore abbiamo subito un gol da polli – ammette – dopo abbiamo avuto un paio di situazioni dove potevamo pareggiare: peccato, ma le finali sono spesso decise da episodi”.
“Abbiamo giocato contro una grandissima squadra che ha tre giocatori straordinari davanti – continua – ai ragazzi non posso rimproverare niente. Sia sul piano tecnico che su quello tattico credo che sia stata una gara ben giocata da entrambe le squadre, soprattutto dalla Juventus”, sostiene il tecnico livornese.
L’avvio di gara non era stato dei più semplici: “Ma non eravamo in soggezione – assicura Allegri – semplicemente non riuscivamo a trovare bene le distanze. Abbiamo sofferto su due cambi di gioco, poi direi che abbiamo rischiato solo in altre due occasioni, su due palle perse su una nostra uscita”, spiega l’allenatore dei bianconeri.
“Abbiamo tirato molto in porta: certo, in alcune situazioni potevamo fare un po’ meglio, direi che ci siamo fatti un po’ prendere dal momento – ammette – non siamo riusciti a fare la seconda rete e alla fine abbiamo preso gol su una ripartenza avviata dal rilancio del portiere”, la versione di Allegri.
Quanto ci vorrà per ridurre il gap col Barça? : “La nostra è stata già un’annata straordinaria, più di così non potevamo fare. Adesso la Juventus si pone l’obiettivo di consolidarsi tra le prime otto squadre d’Europa, e credo che questa stagione sia un punto di partenza per tornare grandi in questa competizione”, conclude Allegri.