Mafia Capitale, proteste e insulti contro Marino | Il sindaco: “Non mi dimetto”/VIDEO

di Redazione

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Mafia Capitale, proteste e insulti contro Marino | Il sindaco: “Non mi dimetto”/VIDEO

| martedì 09 Giugno 2015 - 23:11

Risponde colpo su colpo Ignazio Marino, il sindaco di Roma investito dalle polemiche dopo la seconda ondata di arresti per l’inchiesta su “Mafia Capitale”. “Dimissioni? Sembrerebbe il mondo al contrario” dice Ignazio Marino nel giorno in cui Palazzo Senatorio è stato “assediato” della protesta del M5s che ha chiesto un suo passo indietro. Il clima è stato comunque molto teso in Campidoglio. Il consiglio comunale per le surroghe dei consiglieri arrestati in Mafia Capitale si svolge con porte del palazzo sbarrate, con i lavoratori della Multiservizi che reclamano posti di lavoro; tra la rabbia dei manifestanti e dei militanti che protestano.

“Con Alemanno venivano acquistati filobus mai arrivati mentre a Roma arrivavano tangenti, in Atac assunte le cubiste. Noi invece acquistiamo 700 autobus e assumiamo 200 autisti. Quando c’era quel tipo di gestione andava bene mentre ora dovremmo interromperla?”. E oggi il sindaco-chirurgo si e’ affidato anche all’ironia plateale nei momenti cruciali della protesta arrivata fin dentro il Campidoglio, in Aula Giulio Cesare. Prima indifferente alle grida che inneggiavano “all’onestà”, poi in risposta alle urla “Dimettiti” e al coro “Tutti a casa”, il sindaco ha ironicamente salutato, fatto il segno della vittoria con le mani e ha infine lanciato baci prima di uscire dall’Aula.

Nel suo intervento alla direzione nazionale del Pd, Marino aveva parlato di un problema di comunicazione. “Lo vogliamo dire che prima c’erano i ladri? Lo vogliamo dire che l’ex sindaco è indagato per associazione mafiosa”, aveva detto al Nazareno. E oggi da sindaco di Roma attacca quella parte del Pd romano, composta non da gente “perbene”: “Mentre dal Pd nazionale ho avuto un grande aiuto – dice – ho avuto un ostacolo chiaro da una parte del Pd romano, quella che non si riconosce nelle persone perbene ma in quelli che io chiamavo in modo dispregiativo capibastone”. E aggiunge: “Con la giunta Marino i capibastone non hanno toccato palla. Non li ho mai frequentati e loro non amavano me”.

Secondo Marino in Campidoglio “si sta cambiando tutto”, e sulle infiltrazioni mafiose ribatte che “quelli di cui non mi fido non li frequento. Sulla mia giunta io garantisco. Ho degli assessori straordinari”.

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