Usura e gioco d’azzardo a Ladispoli | La Dia arresta tre pregiudicati

di Redazione

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Usura e gioco d’azzardo a Ladispoli | La Dia arresta tre pregiudicati

| mercoledì 17 Giugno 2015 - 09:59

Tre pregiudicati sono stati arrestati dalla Dia di Roma per associazione per delinquere e reati contro il patrimonio; uno degli arrestati è elemento di spicco del clan camorrista Giuliano di Napoli.

I tre sono accusati, in concorso tra loro dei reati di usura ed esercizio del gioco d’azzardo aggravati. In sostanza, prestavano soldi a quanti facevano debiti di gioco nelle sale scommesse gestite dalla banda, con un tasso usurario fino al 120% e ricorrevano alle minacce e alla violenza contro chi non era in grado di pagare.

L’indagine, denominata “Alsium”, avviata nel marzo del 2014, ha consentito di fare luce sull’infiltrazione dei clan di camorra nell’economia dell’alto litorale tirrenico laziale.

Gli arrestati sono Patrizio Massaria, di 62 anni, Angelo Lombardi, di 54 anni e Carlo Risso, di 60, tutti di Ladispoli. In dieci anni avrebbero costituito e gestito un articolato sistema di usura ai danni di cittadini ed imprenditori locali in crisi economica, molti dei quali anche a causa del vizio del gioco d’azzardo, incoraggiato peraltro dagli stessi usurai che lo gestivano sulla piazza di Ladispoli.

Massaria è ritenuto un elemento di vertice del clan Giuliano: alcuni collaboratori di giustizia, tra i quali Salvatore e Luigi Giuliano, ex boss della cosca, lo hanno indicato come il “referente” al quale si rivolgevano i membri di “una vera e propria colonia del crimine da loro creata a Ladispoli” .

Una delle vittime del trio, un dipendente pubblico dipendente dal gioco d’azzardo e delle scommesse calcistiche clandestine ha raccontato di aver accumulato, in tre anni di giocate “sulla fiducia”, un debito di oltre 10 mila euro e di essere stato minacciato non potendo farvi fronte, nonostante la cessione del quinto del suo stipendio. Il giro d’affari del trio ammontava a diverse centinaia di migliaia di euro.

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