Ragusa, sequestrata casa a luci rosse | L’attività di prostituzione durava da mesi

di Redazione

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Ragusa, sequestrata casa a luci rosse | L’attività di prostituzione durava da mesi

| mercoledì 01 Luglio 2015 - 11:04

Nuova operazione della polizia di Ragusa contro lo sfruttamento della prostituzione. Un immobile adibito a casa d’appuntamenti in via Schininà a Ragusa è stato sequestrato dalle forze dell’ordine a C.A. (di 47 anni).  Già in passato, a seguito di un controllo, la polizia aveva avvisato il proprietario imponendo l’allontanamento immediato delle prostitute che si trovavano all’interno.

La Squadra Mobile è stata informata dai residenti che nella stessa casa dove era già stato effettuato un intervento – comunica la Questura di Ragusa –  precisamente in Via Schininà, era ricominciato il via vai di uomini”. Immediato il controllo “da parte degli agenti della Sezione specializzata in criminalità straniera e prostituzione ed effettivamente veniva riscontrata” l’attività di prostituzione.

All’interno dell’appartamento sono state ritrovate “due giovani sudamericane con regolare permesso di soggiorno rilasciato dalla Spagna. Le donne asserivano di non aver mai ricevuto alcuna intimazione dal desistere dal proprietario dell’immobile e che si prostituivano liberamente senza alcuna costrizione”. Effettuati i dovuti accertamenti “e considerato che il proprietario di casa era già stato diffidato formalmente proprio dagli stessi uomini della Squadra Mobile, si procedeva al sequestro dell’immobile”.

La Procura della Repubblica di Ragusa ha poi convalidato il sequestro. Il provvedimento “ha la finalità di evitare che il proprietario C.A. possa reiterare nel compiere il reato di favoreggiamento della prostituzione, affittando casa con lo scopo di percepirne un profitto”. Ritrovati anche oggetti legati inequivocabilmente all’attività illecita. “accessori per ogni gusto sessuale, falli di gomma, vibratori, gel lubrificanti, unguenti afrodisiaci, fruste, cinghie e corpetti sado-maso”.

La Questura spiega poi che “l’odierno sequestro dell’immobile non consiste in una semplice interruzione dell’attività di meretricio che solitamente fa tornare il proprietario in possesso della casa dopo l’allontanamento delle prostitute”. Questa volta, infatti, l’immobile “resterà sequestrato fino a quando l’Autorità Giudiziaria non valuterà che l’immobile non sia più destinato a questa attività o diversamente potrà procedere anche alla confisca con la perdita della proprietà del proprietario”.

Il giro d’affari è rilevante. Tutto dipende “dalle richieste dei clienti, i prezzi oscillano da 50 a 200 euro, dipende dai gusti e dalle richieste sessuali, a volte possono arrivare a prezzi ancora più alti, come il sesso di gruppo”.

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