Continua a preoccupare il grande caldo che sta affliggendo il nostro Paese da qualche giorno. L’allarme per le alte temperature continuerà fino a mercoledì con rischi per la salute in almeno 15 città.

E infatti si registra un nuovo decesso: un uomo di 47 anni di origini romene è morto mentre stava lavorando nell’allevamento di suini in un’azienda agricola di Grazie di Curtatone, nel Mantovano. A stroncare l’operaio è stato un malore, vani i tentativi del personale sanitario del 118 di rianimare il lavoratore. L’uomo risiedeva a Grazie, a poca distanza dall’allevamento in cui lavorava.

Il ministero della Salute ha attivato un numero verde, il 1500, per consigli e indicazioni.

Ma l’afa non ha risparmiato le regioni del Nord. L’ondata di caldo torrido ha colpito anche l’arco alpino causando il superamento delle soglie di ozono in ben cinque stazioni di misura in Alto Adige. Valori elevati sono stati riscontrati a Bolzano, Renon, Cortina all’Adige, Laives ed Egna.

A Bolzano la scorsa notte è stata la più calda dall’inizio delle registrazioni termometriche nel 1850. Nel capoluogo altoatesino la minima è stata di 24,9 gradi, mentre il vecchio record era di 24,5 gradi, scrive il meteorologo provinciale Dieter Peterlin su Facebook. A mezzanotte la temperatura era addirittura di 29,7 gradi. In giornata a Bolzano saranno raggiunti nuovamente i 37 gradi, mentre Dobbiaco si conferma una delle località più fresche, si fa per dire, con 30 gradi.