Il magnate che cercava disperatamente gli alieni | Il russo Milner stanzia 100 milioni per il progetto

di Redazione

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Il magnate che cercava disperatamente gli alieni | Il russo Milner stanzia 100 milioni per il progetto

| giovedì 23 Luglio 2015 - 13:09

La domanda “Siamo soli nell’universo?” potrebbe presto trovare una risposta. A darla sarebbe il progetto “Breakthrough Listen“, a cui lavorano scienziati del calibro di Stephen Hawking, finanziati da 100 milioni di dollari. Le tasche che pagano sono quelle del magnate russo Yuri Milner, che lunedì ha svelato il piano di ricerca nella sede della Royal Society di Londra, affiancato dal già citato Hawking, dall’astronomo reale britannico Martin Rees, dal docente di astronomia a Berkeley Geoff Marcy, e dal fondatore del SETI Frank Drake.

Per scoprire se in altri pianeti, o in altre galassie, è presente una qualche forma di vita intelligente, saranno usati due giganteschi radiotelescopi, mentre un terzo rileverà la presenza di radiazioni laser. I 25 scienziati che si occuperanno di programmare i telescopi hanno le idee ben chiare su dove cercare, e nel caso non l’avessero, i software e i dati elaborati sulla ricerca saranno comunque pubblici, quindi l’aiuto o la dritta giusta potranno arrivare anche dall’esterno. “I giovani appassionati di ogni continente avranno la possibilità di lavorare sui dati che raccoglieremo e diffonderemo, cercando loro stessi un segnale di vita intelligente“, ha spiegato il docente di astronomia Geoff Marcy.

Con il suo progetto, Milner coprirà una superficie celeste dieci volte più ampia, e con una velocità cento volte superiore rispetto a quelle a cui il SETI aveva viaggiato. Captando una quantità maggiore di frequenze radio, “avremo qualcosa come 10 miliardi di canali radio da analizzare contemporaneamente”. L’obiettivo è scovare gli eventuali messaggi che le civiltà extraterrestri stanno inviando alla Terra, o attraverso la Via Lattea.

Stephen Hawking ha spiegato poi che “si crede che la vita sia nata spontaneamente sulla Terra, quindi in un universo infinito, devono esserci altri eventi della vita. Da qualche parte nel cosmo, forse, una vita intelligente sta guardando le nostre luci, consapevole del loro significato. O forse le nostre luci vagano in un cosmo senza vita, come fari invisibili a indicare che qui, su una roccia, l’universo ha scoperto la propria esistenza? Non c’è dubbio più grande. Dobbiamo impegnarci per trovare la risposta, per cercare la vita oltre la Terra. Siamo vivi, siamo intelligenti, dobbiamo sapere”.

Per Milner, scoprire un’altra civiltà intelligente potrebbe poi permettere ai terrestri di “gestire meglio la sfida delle risorse naturali”.

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