Quirinale, la stretta di Mattarella sui costi|Entro il 2018 saranno “sgomberati” 58 alloggi

di Redazione

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Quirinale, la stretta di Mattarella sui costi|Entro il 2018 saranno “sgomberati” 58 alloggi

| lunedì 17 Agosto 2015 - 09:33

Un taglio deciso agli sprechi firmato Sergio Mattarella. Il presidente della Repubblica ha disposto che a settembre venga rivisto l’elenco dei dipendenti che attualmente occupano i 58 appartamenti che la presidenza della Repubblica possiede nella zona adiacente al palazzo del Quirinale.

Solo pochi potranno restare. Secondo alcune stime del Quirinale, saranno in tanti a dover lasciare i prestigiosi alloggi di servizio. Questi saranno riservati solo ed esclusivamente a quei dipendenti che per la natura del loro servizio devono essere sempre reperibili. Tutti gli altri, invece, dovranno traslocare entro due anni.

Gli appartamenti liberati saranno destinati ad usi di interesse pubblico. L’obiettivo, ovviamente,  è quella di risparmiare denaro pubblico. A disciplinare la materia è un decreto presidenziale varato dal segretariato del Quirinale lo scorso sei agosto. Il provvedimento mette ordine nell’assegnazione degli appartamenti quirinalizi.

D’ora in poi gli alloggi di servizio, situati in quattro palazzi nei dintorni del Quirinale, saranno assegnati “sulla base di criteri obiettivi” ai dipendenti che svolgono funzioni cruciali che impongono “esigenze di reperibilità, flessibilità e prolungamento della presenza in servizio oltre l’orario di lavoro”.

Dovranno inoltre versare un canone che sarà aumentato del 20 per cento rispetto a quanto versato attualmente, anche se pur sempre inferiore a quello di mercato.  Un aumento più consistente è destinato agli inquilini che dovranno lasciare l’appartamento entro i prossimi due anni.

È stato con l’ausilio dell’Agenzia del Demanio che il Quirinale ha stabilito quale debba essere essere il canone di affitto da applicare ai dipendenti. Si va dagli 821 euro per un appartamento di 25 mq ai 4.533 per un appartamento di 224 mq. Del nuovo canone, i dipendenti dovranno pagare da subito una somma pari al 30 per cento del totale.

Nel 2015 si arriverà al 60 per cento e nel 2017 si dovrà versare l’intero importo. All’inizio del 2018, come previsto, dovranno abbandonare l’appartamento dove hanno vissuto. Una volta completato il piano, dovrebbe essere interamente liberato il palazzo San Felice, in via della Dataria.

Capitolo consiglieri del Quirinale, gli “uomini del presidente” che assistono il capo dello Stato. Ad essi era tradizionalmente assegnato un appartamento di rappresentanza di ampia metratura, il più grande dei quali è un appartamento di 800 mq in via della Dataria appannaggio del segretario generale.

Dall’insediamento di Mattarella tutti i consiglieri, a partire dal segretario generale Zampetti, hanno rinunciato all’assegnazione dei prestigiosi appartamenti. Ai consiglieri potranno invece essere assegnati piccoli appartamenti ad uso foresteria, da utilizzare in caso di necessità legate al servizio: sarà vietato trasferire la residenza e portarvi la famiglia.

I consiglieri dovranno inoltre pagare di tasca propria tutte le utenze che finora erano pagate per metà dal Quirinale. Stretta anche sui posti auto. D’ora in poi i dipendenti avranno un solo posto gratuito, gli altri bisognerà pagarli 150 euro al mese. Un segnale forte che Mattarella auspica venga recepito dal resto delle istituzioni.

 

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