Marò, Amburgo respinge le richieste dell’Italia |Delrio: “Speravamo in una sentenza diversa”

di Redazione

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Marò, Amburgo respinge le richieste dell’Italia |Delrio: “Speravamo in una sentenza diversa”

| lunedì 24 Agosto 2015 - 12:28

Il tribunale di Amburgo non assumerà alcuna misura temporanea sui marò in attesa della conclusione dell’iter giudiziario. Il verdetto del Tribunale è stato preso a maggioranza, senza l’unanimità dei giudici: 15 i voti a favore e sei contro.

L’Italia aveva chiesto al Tribunale di consentire il rientro di Salvatore Girone dall’India e la permanenza di Massimiliano Latorre in Italia come misura temporanea. “L’Italia e l’India devono sospendere ogni iniziativa giudiziaria in essere e non intraprenderne di nuove che possano aggravare la disputa”, ha dichiarato il Tribunale.

Il Tribunale “non considera appropriato prescrivere misure provvisorie riguardo la situazione dei due marine italiani poiché questo toccherebbe questioni legate appunto al merito del caso”, spiega la sentenza.

Per il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, intervenuto al meeting di Cl a Rimini: “Il governo italiano resta impegnato sull’obiettivo nel corso della vicenda arbitrale per garantire la libertà ai due fucilieri”.

“Sappiamo – ha aggiunto il ministro – che l’Enrica Lexie era in acque internazionali, che i due marò svolgevano il loro compito di militari in rappresentanza dello Stato. Continueremo a lavorare per questo obiettivo alla Corte arbitrale straordinaria che si riunirà nelle prossime settimane. La decisione di oggi è una premessa positiva: quando si stabilisce che non sarà la giustizia indiana ma l’arbitrato internazionale a decidere si stabilisce un principio che è alla base di sviluppi che credo positivi”.

E sulla sentenza interviene il ministro Graziano Delrio: “L’Italia sperava diversamente. Avevamo chiesto altre cose, la sentenza non va nella direzione che avevamo richiesto. Il governo non può fare altro che prenderne atto, poi si decideranno ulteriori passi da parte del presidente del Consiglio e dei ministri competenti”.

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