Il ministro dell’Interno dell’Afghanistan, Ayub Salangi, ha comunicato alla stampa la riconquista della città di Kunduz da parte delle forze speciali afghane. La città era finita sotto il controllo talebano, lunedì 28 Settembre.

Gli scontri hanno causato finora molte vittime e, scrive l’agenzia di stampa Pajhwok, negli ospedali della provincia di Kunduz si sono contati 338 feriti e 43 morti.

Diverse testimonianze riferiscono di “pesanti combattimenti cominciati verso mezzanotte; all’alba le forze afghane avevano preso possesso della piazza centrale della città”. L’operazione “è stata portata a termine con successo grazie all’aiuto della Coalizione internazionale“, ha dichiarato il generale Murad Ali Murad, vicecomandante delle forze armate afghane.

Il generale Mohammad Qasim Janghalbagh, capo della polizia cittadina riferisce che l’operazione è terminata con successo attorno alle 4 del mattino ora locale e dichiara: “Le nostre operazioni continueranno fino a quando gli insorti non saranno eliminati da tutta la provincia”.

Nelle ultime ore, però, i talebani hanno smentito la versione governativa, assicurando non solo di non essere fuggiti ma di aver ricominciato ad attaccare il nemico: “La bandiera dei talebani sventola ancora sulla città“.

Il  portavoce talebano ha dichiarato: “I mujaheddin hanno anche conquistato l’area di Kilazal a Kunduz City mettendo in fuga gli agenti di polizia che la presidiavano”. Secondo i talebani sarebbero le forze governative ad essere in ritirata da Kunduz.