Squadra Antimafia 7, Rosy scappa dal convento | Calcaterra è diventato uno spietato assassino

di Rosy Buttafuoco

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Squadra Antimafia 7, Rosy scappa dal convento | Calcaterra è diventato uno spietato assassino

| mercoledì 07 Ottobre 2015 - 20:44

Come sempre sono tante le cose che succedono in ogni puntata di “Squadra Antimafia” e quello che non manca mai sono i colpi di scena.

Tempofosco scopre chi è il Broker ma solo Anna riesce a trovarlo: si tratta di Goffredo, il suocero della Cantalupo. La donna riesce ad ucciderlo per vendicarsi della morte del marito e della bambina che portava in grembo.

Ma intanto Rosy Abate è scappata dal convento e Calcaterra continua a vivere come una doppia vita: non si fa scrupoli ad uccidere “i cattivi” anche se poi non se lo ricorda. Vivo invece è il ricordo della morte della Mares: ma perché continua a sognarla?

Ecco il riassunto della quarta puntata.

La puntata inizia con Anna in preda agli incubi: ricorda il giorno dell’attentato in cui ha perso la vita suo marito e lei, che era incinta, ha perso la bambina che portava in grembo. Sandro invece è ancora al cimitero di Taormina: vuole trovare il cadavere di Spagnardi il quale per sfuggire al conflitto a fuoco si era lanciato da un dirupo. Ma il corpo non si trova e Pietrangeli teme che non sia morto. 

Tempofosco va a trovare Anna ma sulla porta di casa si “scontra” con Goffredo: all’uomo cade una penna che Davide guarda con attenzione.

penna-goffredo

Calcaterra non sta bene: ha continui vuoti di memoria, cerca di appuntare ogni cosa che fa per non dimenticare nulla ma il mal di testa non gli dà tregua. Continua a ricordare però la Mares e Rosy Abate.

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Una volta scoperte tutte le persone coinvolte in Crisalide scattano i primi arresti ma Goffredo è preoccupato e incontra un tale Saverio. I due temono di venire scoperti, Saverio dice che avrebbero dovuto uccidere Anna quando ne avevano la possibilità ma Goffredo si oppone con decisione e pensa di poter gestire la situazione.

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Intanto la guerra di mafia continua: i Corvo, dopo l’uccisione dei capi dei Maglio, sono intenzionati a prendere campo. E De Silva continua con i suoi schemi: sembra che anche lui sia sulle tracce del Broker. 

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Sandro va da Domenico e gli dice che la pallottola che ha ucciso lo scagnozzo dei Maglio che voleva uccidere Carmela non era della pistola di Sciuto, e che è la stessa che ha ucciso Barca, l’uomo che prima era alla sorveglianza della Ferretti ma che era invischiato negli affari della Colombo e di Spagnardi. A sparare ad entrambi è stato Calcaterra ma lui pare non ricordarsi nulla. E non solo di questi morti. 

Squadra Antimafia 7, quarta puntata

Saro Ragno ha chiesto di vedere sua madre Carmela per “dirle addio”: teme infatti che in carcere, con quello che sta succedendo fuori per mano anche di sua cugina Rachele, possa essere ucciso. Carmela allora dice all’avvocato che suo figlio è pronto a testimoniare, spera in questo modo che possa lasciare il carcere per entrare nel programma di protezione.

Goffredo intanto incontra Anna a pranzo per capire se lei sospetta qualcosa sui suoi “affari”. Quando lei se ne va, arriva Riccardo Ferlito, un ex commercialista che lavora per i Maglio. A quanto pare c’entra anche un cementificio: Goffredo spera che i Corvo ammazzino tutti i Maglio coinvolti nei loro traffici in modo da eliminare ogni prova – ed eventuale testimonianza – del loro coinvolgimento. Però ci sono anche delle carte da far scomparire: i documenti vengono bruciati da Ferlito ma all’azienda giungono anche i Corvo e inizia un conflitto a fuoco, interrotto poi dall’arrivo della Duomo. Ferlito allora si lancia da un’impalcatura: non muore ma è in coma e non potrà parlare con i ragazzi della Squadra.

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De Silva nel frattempo fa tappa a Milano, entra in un archivio e inizia a fotografare alcuni documenti.

Goffredo chiede ad alcuni dei suoi di entrare a casa di Ferlito per prendere dei documenti che lui teneva in cassaforte ma Sciuto e Tempofosco arrivano a metterci le mani prima: sembra che abbiano trovato in tassello fondamentale in questa intricata (e complicatissima) rete di aziende, conti concorrenti cifrati e implicazioni varie, la Neptune. Tempofosco allora decide di andare a Milano. 

Squadra Antimafia 7, quarta puntata

Anche Goffredo è a Milano, alla Neptune: quando entra nell’archivio si capisce che è lo stesso posto in cui prima era stato De Silva. Goffredo ha “trovato tutto” proprio mentre ai suoi scagnozzi russi comunicano che Tempofosco sta per arrivare. Ma una cosa Goffredo l’ha dimenticata su uno degli archivi: la sua penna, che finisce distrutta nell’incendio che appiccano. Per Davide, Sciuto e Orso è stato un viaggio a vuoto.

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Nel frattempo Rosy Abate ha lasciato il convento senza autorizzazione e su di lei viene emesso un mandato di cattura. Sandro e Domenico si mettono sulle sue tracce; Calcaterra poi chiede come stanno andando le indagini sul Broker quando ha uno dei suoi attacchi. Pietranageli lo porta in ospedale e il medico lo vuole ricoverare per degli accertamenti. Qualche camera più in là c’è Ferlito, Domenico sembra ricordare qualcosa su di lui. Sembra però non esserne tanto convinto nemmeno lui…

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Intanto Anna, su consiglio di Caputo, torna a casa dopo una notte passata davanti al pc. Solo che ad attenderla c’è Rachele Ragno con qualcuno dei suoi: la Cantalupo viene rapita dai Corvo. Rachele vuole sapere da lei tutto ciò che sa sul Broker.

Squadra Antimafia 7, quarta puntata

“Il Borker ha ucciso mio marito e mia figlia, che motivo avrei di mentire su di lui?” chiede Anna mentre viene picchiata. Poi Rachele decide di ammazzarla dato che se le cose stanno così non le serve a nulla. Anna sta per essere soffocata quando inizia a ricordare alcune cose e si mette a lavoro al pc. Intanto alla Duomo si mettono sulle tracce dei suoi rapitori.

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Anna si collega ad un archivio online di Crisalide e il suo pc alla Duomo si accende: i ragazzi della Squadra così risalgono alla sua posizione. Segue il solito conflitto a fuoco nel quale ha la peggio Gaspare Corvo che muore. Ma colpo di scena arriva De Silva che porta in salvo Rachele Ragno. 

“Sei finita” le dice De Silva. “Ho fatto un viaggio e ho scoperto l’affare che i Maglio avevano con il Broker. Qualcosa di così grosso che è niente a confronto di quello che hai fatto finora” conclude invitandola a seguirla.

Tempofosco nel frattempo porta Anna in un posto sicuro e poi la bacia, anche se non è proprio il momento. Anna, una volta rimasta sola, continua a ricordare: Pegasus è il nome di uno dei conti correnti cifrati del Broker ma anche una barca sulla quale lei è salita quando era incinta.

Squadra Antimafia 7, quarta puntata

La scientifica di Milano ha repertato il cappuccio di una penna e per Tempofosco non ci sono dubbi il Broker è Goffredo. L’uomo è intenzionato a partire e va a casa a prendere il suo passaporto e ad avvertire Saverio della sua partenza. Anna, lasciato il posto sicuro dopo nemmeno due minuti di permanenza, va a casa di Goffredo ma non lo trova: anche lei pare abbia tirato le sue conclusioni su suo suocero.

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La Duomo cerca tutte le prenotazioni a suo nome e arriva alla stazione per una segnalazione che però risulta una pista falsa. A trovarlo, al porto, è invece Anna. “Hai chiamato un conto cifrato come la tua barca, ci siamo stati una settimana prima che tu uccidessi tuo figlio” gli dice. “Non doveva essere lui a morire, eri tu il bersaglio, eri arrivata troppo vicina a me”.

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Quando Goffredo sta per estrarre la pistola, Anna è più veloce e gli spara. “È scarica – le confessa -. Perdonami Anna”. Ma lei è lapidaria: “No”. 

Squadra Antimafia 7, quarta puntata

Calcaterra è in ospedale e continua a ricordarsi della morte della Mares e che il bambino che aspettava non era suo figlio. Poi gli vengono in mente le parole di Pietrangeli su Ferlito e sul fatto che essendo un colletto bianco difficilmente si sarebbe fatto anni di carcere: Calcaterra decide di ucciderlo. Senza pietà.

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