Ddl unioni civili al Senato, infuria la polemica | Quagliariello si dimette da coordinatore di Ncd

di Redazione

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Ddl unioni civili al Senato, infuria la polemica | Quagliariello si dimette da coordinatore di Ncd

| mercoledì 14 Ottobre 2015 - 12:55

Si annuncia battaglia all’orizzonte sul fronte del ddl Unioni civili. Le opposizioni promettono battaglia dopo la “forzatura” del Pd che anche contro il parere di parti della maggioranza di governo ha incardinato il disegno di legge al Senato.

Le tensioni non mancano nemmeno tra gli alleati del Pd. Caso emblematico sono le dimissioni da coordinatore dell’Ncd Gaetano Quagliariello. Una mossa che non giunge inattesa, ma che adesso rischia di mettere a dura prova la tenuta in parlamento degli “alfaniani”.

Il Pd ha deciso di premere sull’acceleratore ma gli alleati centristi, per voce di Sacconi (Ncd), avvertono: “Sì a regolare i diritti di convivenza delle coppie omosessuali, no alla cura di minori“. Sul tema adozioni infuria la polemica anche da parte delle opposizioni: Matteo Salvini (Lega) annuncia “barricate” mentre Forza Italia, con Maurizio Gasparri, promette “battaglia”.

“Sul tema delle unioni civili è in atto una grave e pericolosa forzatura da parte del Pd che, anche sapendo che questo tema non presenta caratteri di urgenza e necessità, ha deciso di silenziare il dibattito in commissione e di portare il disegno di legge direttamente in Aula”. Lo dice il presidente della commissione Ambiente del Senato, Giuseppe Marinello, esponente di Ap (Ncd-Udc).

“Quando anche solo lontanamente si parla di adozioni gay io faccio le barricate“. E’ la posizione del segretario della Lega Nord Matteo Salvini, espressa ai microfoni de “La Telefonata”, su Canale 5.

“È bene che Forza Italia abbia assunto una linea chiara al Senato dicendo apertamente no all’adozione per coppie omosessuali“, dichiara invece il senatore di FI Gasparri. Provvedimento sbagliato che si spinge fino ad aprire alla pratica dell’utero in affitto”, sottlinea l’ex ministro.

L’iter legislativo ha fin da subito incontrato difficoltà: la prima seduta, con all’ordine del giorno l’incardinamento del ddl, è stata infatti sospesa per mancanza del numero legale. Buon il secondo tentativo, quando il presidente della commissione Giustizia, Francesco Nitto Palma, ha potuto presentare la relazione tecnica.

Il ddl è approdato in Aula senza alcun relatore perché non è stato votato il mandato. Palma ha ricordato che su questo tema ci sono già state 70 sedute e un ciclo di audizione e che la Commissione ha iniziato il 18 giugno 2013.

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