Inchiesta BPS, la procura : “Visco è indagato” | Confermata la notizia del Fatto Quotidiano

di Redazione

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Inchiesta BPS, la procura : “Visco è indagato” | Confermata la notizia del Fatto Quotidiano

| martedì 20 Ottobre 2015 - 10:43

L’iscrizione nel registro degli indagati di Ignazio Visco è confermata da atti della procura di Spoleto. Da un certificato di “comunicazione d’iscrizione a registro” di una parte offesa, di cui l’ANSA ha copia, emerge che Visco è indagato dal 28 gennaio 2015 per concorso in corruzione, abuso d’ufficio e truffa, e “infedeltà a seguito dazione o promessa di utilità”.

Stamattina Bankitalia aveva smentito la notizia dell’indagine pubblicata da ‘Il Fatto Quotidiano’: “La Banca d’Italia non è a conoscenza di alcuna iniziativa dell’autorità giudiziaria“.

Per il quotidiano diretto da Marco Travaglio, Visco sarebbe coinvolto in un’inchiesta, per corruzione e truffa, sul commissariamento della Banca Popolare di Spoleto (Bps) e la successiva vendita a Banco Desio, avvenuta lo scorso anno. Ma tra gli indagati non figurerebbe solamente il numero uno della Banca d’Italia.

L’inchiesta della magistratura umbra, diretta dal pm Gennario Iannarone, vede indagati – riporta il Fatto – i commissari nominati da Bankitalia (Giovanni Boccolini, Gianluca Brancadoro e Nicola Stabile), i componenti del comitato di Sorveglianza (Silvano Corbella, Giovanni Domenichini e Giuliana Scognamiglio) e il presidente di Bps, Stefano Lado, vicepresidente di Banco Desio.

“Il commissariamento di Bps e della cooperativa Spoleto Crediti e Servizi (21 mila soci), che controllava l’istituto al 51%, fu deciso da Bankitalia dopo un’ispezione avviata nel 2012. Nel 2014 i commissari decisero di vendere Bps a Banco Desio – si legge sul quotidiano – La quota di Spoleto Credito e Servizi scese al 10%, con grave danno economico per i soci della cooperativa”.

Nello scorso mese di febbraio il Consiglio di Stato ha annullato sia il commissariamento di Bps, sia quello di Spoleto Crediti e Servizi, per cui sono stati promossi ricorsi da parte dei soci della coop per l’annullamento degli atti dei commissari – motiva il Fatto Quotidiano – compresa la vendita dell’istituto di credito.

Sempre secondo il Fatto, l’intera vicenda, attraverso alcuni esposti, è finita anche all’esame della Procura di Spoleto, che ha avviato approfondimenti sul commissariamento e sulla vendita di Bps, iscrivendo nel registro degli indagati tra gli altri, il nome del governatore di Bankitalia e dei commissari di Bps.

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