Sinodo, “ni” per la comunione ai divorziati | Papa Francesco: “Dialogo ricco e animato”

di Redazione

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Sinodo, “ni” per la comunione ai divorziati | Papa Francesco: “Dialogo ricco e animato”

| sabato 24 Ottobre 2015 - 15:57

Il Sinodo voluto da Papa Francesco ha approvato i 94 punti della Relatio finale sempre con una maggioranza di almeno i 2/3 dei partecipanti. Il “dialogo” del Sinodo, ha rimarcato il Papa davanti alle assise, è stato “arricchito e animato” da “opinioni diverse che si sono espresse liberamente, e purtroppo talvolta con metodi non del tutto benevoli”. L'”immagine” che hanno dato è quella di “una Chiesa che non usa ‘moduli preconfezionati’ ma attinge dalla fonte inesauribile della sua fede acqua viva per assetare i cuori inariditi”.

Il testo era stato approvato addirittura all’unanimità dalla Commissione che aveva avuto il compito di stilarlo. “È stato presentato all’Assemblea come un testo su cui tutti erano d’accordo, senza riserve, questo è un messaggio molto significativo”, ha detto il presidente della Commissione, cardinale Erdo, secondo quanto ha riferito padre Federico Lombardi ai giornalisti. Tanti i temi scottanti contenuti.

“La Relatio come ci è stata presentata stamattina tocca la questione dei sacramenti ai divorziati risposati non in diretto ma in obliquo, cioè dà i criteri fondamentali del discernimento delle situazioni“. Lo ha detto il cardinale Christoph Schoenborn commentando che “l’attesa di una risposta ‘sì o no’ è una falsa domanda, perché le situazioni sono talmente diverse”.

“Come ha spiegato il cardinale Cottier, che era il teologo di Giovanni Paolo II, nella intervista al direttore di Civiltà Cattolica, padre Spadaro – ha aggiunto Schoenborn – la definizione divorziati risposati è troppo univoca, perché le situazione sono talmente diverse che dobbiamo guardare da vicino, discernere e accompagnare le situazioni. Il documento finale dà i criteri non solo per l’accesso ai sacramenti ma anche per le situazioni che il catechismo della Chiesa cattolica chiama ‘irregolari”.

Pochi accenni al tema dell’omosessualità. Il cardinale di Vienna ha spiegato che viene affrontato sotto l’aspetto della famiglia: “Se facciamo esperienza di un fratello, una sorella, uno zio, una persona che è omosessuale, come gestire questa situazione da cristiano”.

 

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