Indagine Acri-Ipsos: “Torna la fiducia nel futuro” | Il 2015 percepito come l’anno della svolta

di Redazione

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Indagine Acri-Ipsos: “Torna la fiducia nel futuro” | Il 2015 percepito come l’anno della svolta

| martedì 27 Ottobre 2015 - 16:03

In Italia ancora una famiglia su 4 è colpita dalla crisi, ma il 2015 è percepito come l’anno della svolta. Per la prima volta dopo 4 anni il numero dei soddisfatti della propria situazione economica supera quello degli insoddisfatti. A darne conto è l’indagine Acri-Ipsos sul risparmio.

In particolare secondo l’indagine 1 persona su 20 ha visto un miglioramento del proprio tenore di vita e più di una su 3 (36%) ha fiducia nel futuro dell’Italia, contro un 27% di sfiduciati.

La congiuntura italiana migliora e sempre più persone tornano a concentrarsi più sul presente che sul futuro, con un atteggiamento di spesa più rilassato. Le classi medie e più abbienti oggi tornano a consumare: le loro spese si indirizzano soprattutto su elettronica, telefonia, alimentari e auto.

Allo stesso tempo però, ancora oggi quasi una famiglia su 4 (23%, in calo sul 2014) dice che non riuscirebbe a far fronte a una spesa improvvisa di 1.000 euro con risorse proprie.

L’euro continua a non soddisfare gli italiani. Secondo quanto emerge dalla consueta indagine quasi 3 italiani su 4 sono insoddisfatti della moneta unica: il 71%, dato in leggero calo rispetto al 74% del 2014). Secondo il sondaggio, tuttavia, la maggior parte degli italiani è convinta dell’utilità dell’euro nel lungo periodo.

Coloro che sono certi che tra 20 anni essere nell’euro sarà un vantaggio sono il 51%; il 36% pensa invece che essere nell’euro sarà uno svantaggio anche fra 20 anni (erano il 34% nel 2014); il 13% non ha opinioni in merito.

 

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