Squadra Antimafia 7, ultima puntata |Calcaterra e Rosy di nuovo insieme; De Silva padre

di Rosy Buttafuoco

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Squadra Antimafia 7, ultima puntata |Calcaterra e Rosy di nuovo insieme; De Silva padre

| mercoledì 11 Novembre 2015 - 20:27

Un finale di stagione che in tanti stavamo aspettando: finalmente Calcaterra e Rosy Abate di nuovo insieme. E grazie a chi? Ma al nemico/amico numero 1 di Mimmo, Filippo De Silva.

I due in questa ultima puntata si salvano la vita a vicenda ma per Mimmo, rinchiuso in una clinica dopo che Sandro ha scoperto che lui è il “giustiziere”, non ci poteva essere regalo più gradito che l’arrivo di Rosy.

Mentre De Silva ha dovuto staccarsi di nuovo da sua figlia, Sara, avuta con il giudice Ferretti. Filippo si scopre papà dolcissimo, un lato protettivo che finora aveva tenuto nascosto.

Ma tanto altro è successo in quest’ultima puntata. In attesa dell’ottava stagione, ecco il riassunto:

La puntata inizia con De Silva che entra in un ristorante cinese mentre la Duomo sta setacciando gli uffici dei Corvo e lo stabilimento dove producevano la droga. Calcaterra chiama Sandro e gli dice che ha trovato la Ferretti e che stanno rientrando, ma aggiunge anche di non dire niente a nessuno perché non vuole sorprese all’aeroporto. Pietrangeli però al telefono è “strano” dopo aver scoperto che è stato il suo amico ad ammazzare tutte quelle persone.

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Keke è stato ferito e sta cercando un medico compiacente che possa medicarlo; la Duomo rintraccia la prima macchina che i kazaki hanno usato per scappare: è piena di sangue. Allora capisco che devono iniziare a cercare tra i dottori “amici” dei Corvo.

Davide e Sandro scoprono a quale dottore i kazaki si sono rivolti e fanno irruzione dentro la casa del medico dove inizia una sparatoria. Pietrangeli salva la vita a Tempofosco intervenendo in tempo; Keke però è morto e non potrà testimoniare contro Torrisi: la Duomo non può più trattenerlo senza prove, gli unici che ormai possono incastrarlo sono De Silva e Carmela.

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Anna alla Duomo confessa a Davide di essersi spaventata tanto dopo aver sentito della sparatoria: i due si baciano e poi fanno l’amore. Nel frattempo Carmela e Spagnardi si coalizzano contro il loro nemico comune, De Silva.

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Intanto Filippo guarda una vecchia foto e ha un flashback: il suo incontro con un giovane magistrato, Ada Ferretti, alla quale dice di “essere lo Stato”, le dice di scegliere “la parte giusta” e le dà la sua parola: “Io ti proteggerò”. Sandro e Davide nel frattempo informano Licata del rientro in Italia di Calcaterra con la Ferretti.

Squadra antimafia 7, ultima puntata

La scena si sposta in aeroporto: Calcaterra viene intercettato da un uomo che dice di essere della “squadra di supporto” e che ha avuto l’ordine di farli uscire al più presto. Davide e Sandro capiscono subito che c’è qualcosa che non va.

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Anche Mimmo capisce che è una trappola, così spara al finto poliziotto e dice alla Ferretti e alla figlia di scappare. Ma Sara viene rapita da Spagnardi. Sciuto vede che dentro il furgone che li passa a prendere per fuggire c’era Carmela: “Assurdo, è diventata una mafiosa” commenta con i suoi del tutto sotto choc.

La Squadra deve capire il ruolo della faccenda in tutta la questione e capire se c’è un eventuale collegamento con Torrisi. Sandro va a parlare con Calcaterra: “Non so se posso fidarmi di te” gli dice proprio mentre Mimmo riceve la telefonata di Carmela che gli dà un appuntamento. Calcaterra quindi caccia via Sandro: “Mi devo riposare” e va ad incontrare Carmela.

“Voglio De Silva” gli dice Carmela che gli dà anche una serie di condizioni, la prima: “Devi stare sempre con me”. Poi Mimmo le chiede di parlare con Sara: la ragazza al telefono sta per accennare qualcosa sul rifugio dov’è tenuta prigioniera. “Hai stoffa, saranno i geni” le dice Spagnardi. Ma quali geni? Non è che Sara è figlia di De Silva?

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Filippo infatti non appena sente al telegiornale del rapimento della ragazza chiama immediatamente Calcaterra: è fuori di sé e chiede per prima cosa se Sara è viva. E nel suo covo ci sono una serie di foto di Ada e la figlia… I due si danno appuntamento al ristorante cinese.

Sandro, che era sulle tracce di Calcaterra, lo vede mentre va via con Carmela; chiede quindi dei rinforzi ma i due riescono a seminarli.

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Mimmo e Carmela arrivano al ristorante cinese da dove si arriva al covo sotterraneo di De Silva. Filippo punta la pistola contro Calcaterra e poi Carmela contro De Silva. Domenico prende la pistola a Filippo e la punta contro Carmela: “Ti propongo uno scambio, De Silva per Sara” le dice il commissario. “Avrei dovuto farti crepare in quel pozzo” commenta De Silva.

Mimmo allora ammanetta Filippo ma poi De Silva fa una battuta su Rosy e lui l’aggredisce. “Non la devi nominare” gli dice tappandogli la bocca, ma è solo un modo per mettergli tra le labbra la chiave delle manette.

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Anna parla con la Ferretti del suo rapporto con De Silva e Ada alla fine le parla del covo dove si incontravano. La Duomo quindi va al ristornate cinese: per Sandro entrare in quel bunker è un tuffo nel passato, pieno di brutti ricordi.

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Spagnardi parla con Sara, gli dice che De Silva è un killer senza scrupoli che una volta è stato il suo “maestro” ma che adesso deve pagare perché lo ha tradito. “Vuoi sapere chi è veramente De Silva? Tuo padre” le dice. 

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Spagnardi ha intenzione di uccidere De Silva bruciandolo vivo ma poi con Calcaterra riescono ad avere la meglio.

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“Tu prendi Sara, ti copro io” dice Calcaterra a De Silva. Mimmo viene ferito per l’ennesima volta. Spagnardi ordina a Carmela di uccide Sara; De Silva però le ruba la pistola e va per ammazzarla ma si ferma dopo aver guardato sua figlia. Allora libera Sara la quale gli dà uno schiaffo e scappa.

Mimmo porta in salvo Carmela proprio mentre sul posto arriva anche il resto della Squadra. De Silva riesce a trovare sua figlia: “Adesso si fa come dico io” le dice, “devi solo aver tanta fiducia in me”. Così riescono a salvarsi e a liberarsi di Spagnarsi: “Non lasciarmi mai più” le dice Sara proprio mentre Davide, Sandro e Sciuto lo beccano e gli puntano la pistola contro portando in salvo la ragazza.

Un’ambulanza porta via Calcaterra e De Silva il quale ricorda il momento in cui ha lasciato Ada incinta. Dentro i due si scambiano qualche battuta e ridono, proprio mentre l’ambulanza viene speronata: è Spagnardi che tenta l’ultimo affondo ma non riesce ad avere la meglio.

Poi per De Silva e Calcaterra, sporchi e pieni di sangue, arriva il momento di salutarsi. “È un addio mi sa. Mi sono rotto le palle di pararti il culo” gli dice Domenico.

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La Ferretti rilascia una lunga dichiarazione e Torrisi viene finalmente incarcerato con tutte le prove.

De Silva va per partire ma poi ci ripensa. Mimmo si sta riprendendo, Davide gli dice che lui torna a Roma e che alla Duomo ha un sacco di carte che lo aspettano. Nel frattempo è arrivato il momento del processo in cui la Ferretti sta deponendo contro Torrisi.

Finita l’udienza Ada si sente male, sembra che l’abbiano avvelenata. Sara va via con quella che in teoria dovrebbe essere un’assistente sociale.

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“Sara era troppo tranquilla” commenta Davide parlando con gli altri della Squadra. La Ferretti viene trasportata in ambulanza ma a guidare c’è De Silva che raggiunge Sara e la finta assistente sociale. La famiglia si è riunita? “Dove andiamo sta volta?” chiede Sara alla madre. “Canada, ti piacerà”.

“Scappi di nuovo?” chiede Sara a suo padre. “Sei l’unica cosa buona che ho fatto nella mia vita” le dice lui. “Perché fai quello che fai?”; “Non ce l’ho ancora una risposta”; “Sbrigati a trovarla” le dice la ragazza abbracciandolo. “Ciao papà”; “Ciao amore” si dicono salutandosi. Ma De Silva così tenero quando ci ricapita?

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Torrisi si decide a collaborare e alla Duomo è tempo di saluti: Tempofosco sta per tornare a Roma e Anna preferisce tornare al suo lavoro di consulente dietro una scrivania. Per Calcaterra invece una bella notizia: può tornare in servizio. Ma Sandro poi gli deve parlare dei morti ammazzati, uccisi con la stessa pistola.

Mimmo continua a dire “non è possibile, ci deve essere un’altra spiegazione”. Sandro dice che ha anche un video di sorveglianza di una casa vicino alla chiesa di don Manzini in cui si vede chiaramente che è stato lui ad uccidere il prete.

Sandro si mette a piangere, Mimmo gli chiede di essere aiutato. “Io ti aiuto però tu adesso ti riposi” gli dice Pietrangeli. Poi però lo ammanetta, fuori ci sono Davide e Licata: “Mi sa che dovrà cambiare i suoi piani Tempofosco, la Duomo ha bisogno di lei”.

Calcaterra poi parla con il medico: “La mia non è una sensazione, è un bisogno. Io non mi sento in colpa, non ho rimorsi. Io non sono un criminale, sono un poliziotto”, dice Mimmo. “Il problema è che io non riesco più a scendere a compromessi, mi tenga ancora qua per un po’”.

Lasciando la stanza del dottore, Calcaterra vede un inserviente che maltratta un paziente. Allora si ferma e va per sparare con le dita. Proprio non riesce a resistere…

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Sandro parla con Licata: “Lascio la Duomo, lascia la polizia” gli dice. “Io ho perso l’equilibrio”. Licata cerca di dirgli che capisce come si sente ma Sandro non crede. “Fa male ma è il nostro lavoro” gli dice Licata. “Abbiamo bisogno di poliziotti come te”. “Io li ho persi tutti, tutti” dice Pietrangeli consegnando distintivo e pistola. “Quella linea che Mimmo ha oltrepassato io l’ho vista, io scendo prima”.

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De Silva invece si gode la sua latitanza e legge dal giornale quello che è successo al suo amico/nemico Calcaterra. Allora scrive una cartolina e poi dice a una delle ragazze: “Ti piacerebbe andare in Italia e fare da infermiera per un amico?”.

Calcaterra intanto dipinge sereno quando arriva la cartolina di De Silva. A consegnargliela è Rosy:  “Ma ancora non ti sei stufato di stare qua dentro?”. Mimmo, che solo ascoltando i passi aveva capito che era lei, la stringe forte a sé. 

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