Trento, scoperta truffa con le card per la pay tv | Perquisizioni e sequestri da Nord a Sud

di Redazione

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Trento, scoperta truffa con le card per la pay tv | Perquisizioni e sequestri da Nord a Sud

| venerdì 20 Novembre 2015 - 14:53

Un’associazione a delinquere che operava in diverse regioni d’Italia dedita alla condivisione illecita, attraverso la rete, dei servizi di alcune tra le maggiori piattaforme televisive a pagamento, è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Trento.

Sono state effettuate 92 perquisizioni in Trentino Alto Adige, Lazio, Abruzzo, Veneto e Calabria. L’indagine, che è durata un anno, ha portato al sequestro di decoder e apparati informatici, decine di hard disk, utilizzati sia dagli associati che dai clienti. Le indagini hanno permesso di denunciare tutti e nove i componenti dell’associazione per delinquere (2 residenti in provincia di Trento, 5 a Roma, 1 a Viterbo ed 1 a L’Aquila) e di identificare e segnalare 83 clienti (28 residenti in Trentino, 50 a Roma, 2 a L’Aquila, 1 a Rieti, 1 a Verona ed 1 a Cosenza), anch’essi destinatari delle perquisizioni e, in quanto utilizzatori dei decoder modificati e dell’illecito servizio, passibili di sanzioni penali.

Ad Avezzano, le Fiamme Gialle Trentine hanno individuato e sequestrato una postazione informatica connessa alla rete che costituiva la base operativa da dove venivano decodificati i segnali audiovisivi protetti e trasmessi in tempo reale via web ai clienti.

Con un canone mensile, l’organizzazione forniva ai clienti le keys digitali di accesso ai server esteri, necessarie per leggere in chiaro tutti i programmi televisivi a pacchetto e pay per view attraverso decoder client modificati per la ricezione delle trasmissioni O.I.P. (over internet protocol). Il risparmio per i fruitori poteva arrivare anche all’80% del listino ufficiale, a cui si affiancava un’assistenza h24, 7 giorni su 7, sia on-line (telefonica ed in remoto via internet), sia a domicilio, nei casi in cui risultava necessario intervenire di persona sull’apparecchio di ricezione modificato.

Il danno è stato quantificato in circa un milione di euro, con un conseguente danno per l’Erario derivante dal mancato introito della relativa tassazione fiscale.

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