Il Papa apre la porta Santa a Bangui | “Chiediamo insieme la pace e l’amore”

di Redazione

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Il Papa apre la porta Santa a Bangui | “Chiediamo insieme la pace e l’amore”

| domenica 29 Novembre 2015 - 09:45

Papa Francesco ha dato il via al Giubileo della Misericordia.

Alle 17,14 (ora italiana), ha aperto la porta Santa di Bangui, in Africa. Un gesto del tutto simbolico. Nella cattedrale si sono radunati circa 2.500 sacerdoti e all’esterno, fa sapere una nota del Vaticano, altre migliaia di giovani hanno seguito la messa sui maxischermi. “In questa terra sofferente – ha detto Bergoglio – ci sono anche tutti i Paesi del mondo che passano attraverso esperienze della croce e della guerra. Bangui diventi la capitale spirituale della preghiera, della misericordia e della pace. Tutti noi chiediamo pace, misericordia, riconciliazione, perdono, amore. Per tutta la Repubblica Centrafricana e per tutti i Paesi che soffrono per la guerra chiediamo la pace. Tutti insieme chiediamo amore e pace. Con questa preghiera iniziamo l’Anno santo”.

“Capitale spirituale del Mondo” così è stata definita Bangui da Bergoglio che dopo aver recitato la frase di rito ha proceduto all’apertura.

Stamattina è partito dall’aeroporto di Enterebbe (Uganda) alla volta della Repubblica centrafricana per la sua terza tappa del viaggio in Africa. Vengo nella Repubblica Centrafricana come pellegrino di pace, e mi presento come apostolo di speranza”, ha scritto il Papa in un Tweet.

Per padre Federico Lombardi, portavoce vaticano, la scelta del Papa di recarsi in Centrafrica è molto significativa: “Se il Papa vuole che tutti i popoli sperimentino che c’è la misericordia di Dio, l’amore di Dio per loro, allora vuole farlo sentire in particolare anche ad un popolo che soffre tanto come quello centrafricano, andando proprio al cuore dell’Africa”.

La crisi umanitaria dello stato centrafricano è impressionante. Circa 440 mila sono gli sfollati all’interno del paese e altri 450 mila i rifugiati nei paesi confinanti. L’Unhcr parla di 75 mila centrafricani nei campi profughi, il Pam di 1,3 milioni di persone a rischio fame a causa delle violenze e della scarsità dei raccolti.

I timori di attacchi e gli allarmi lanciati dai servizi francesi fanno paura, ma il pontefice ha comunque deciso di recarsi a Bangui per aprire la prima Porta Santa del Giubileo della Misericordia. Saranno i caschi blu dell’Onu (10.900 uomini), la forza francese Sangaris (900) e polizia locale a  garantire la sicurezza nella capitale centrafricana.

“Costruire dalla meravigliosa diversità del mondo ed evitare la tentazione della paura dell’altro, di ciò che non ci è familiare, di ciò che non appartiene al nostro gruppo etnico, alle nostre scelte politiche o alla nostra confessione religiosa”, ha detto il Papa una volta giunto Bangui.

Per il Santo Padre bisogna quindi “promuovere una sintesi delle ricchezze di cui ognuno è portatore e l’unità nella diversità”. Francesco ha poi chiesto l’attenzione di “cittadini, responsabilità del Paese, partner internazionali e società multinazionali sulla loro grave responsabilità nello sfruttamento dell’ambiente, nelle scelte e nei progetti di sviluppo che influenzano l’intero pianeta”.

Costruire una società prospera è una opera solidale“, ha sottolineato il Papa. “Dignità è sinonimo di onestà, lealtà, grazie e onore, che caratterizza gli uomini e le donne consapevoli dei loro diritti come dei loro doveri e che li porta al rispetto reciproco”, ha aggiunto il Pontefice.

La strada maestra è quella dell’abbandono dei “privilegi” e il riconoscimento di condizioni di vita dignitose per i poveri, e per loro cultura, assistenza sanitaria, lotta alla malnutrizione, abitazione decente. La dignità dell’essere umano in ultima analisi – ha concluso – è di impegnarsi per la dignità dei suoi simili”.

 

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