Renzi: “Se si votasse oggi vinceremmo subito” | E sulle banche: “Chi strumentalizza fa schifo”

di Redazione

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Renzi: “Se si votasse oggi vinceremmo subito” | E sulle banche: “Chi strumentalizza fa schifo”

| domenica 13 Dicembre 2015 - 14:47

“Chi pensa di strumentalizzare la vita delle persone deve fare pace con se stesso, ma chi pensa di strumentalizzare la morte delle persone mi fa schifo. Le polemiche politiche si fanno a viso aperto”. Senza mezzi termini il premier Matteo Renzi nell’intervento conclusivo alla Leopolda di Firenze parlando della polemica sulle banche. Fuori dalla stazione di Firenze dove si teneva la manifestazione, la protesta di una delegazione dei risparmiatori di tutta Italia coinvolti nello scandalo che sono stati incontrati dal ministro dell’Economia, Piercarlo Padoan.

“Noi non abbiamo nulla da nascondere – ha aggiunto Renzi. – Lo dico da presidente del Consiglio e da segretario del Pd, non abbiamo scheletri nell’armadio. Siamo stati noi per primi ad aver voluto fare chiarezza, per questo diciamo sì alla commissione di inchiesta“. “Chi ha sbagliato, pagherà”, promette.

Il premier ha parlato anche di politica, rispondendo prima a chi lo ha accusato di aver “rinnegato” la bandiere del suo partito, il Pd. “Le abbiamo tatuate nel cuore”, ha detto, aggiungendo che “la Leopolda però deve rimanere una spazio libero e indipendente”.

“Se si votasse oggi non ho dubbi che vinceremmo al primo turno. Oggi abbiamo sondaggi superiori rispetto a quelli che avevamo alle europee. Un leader vero non si preoccupa dei sondaggi ma li cambia, con le cose da fare, con il coraggio delle scelte prese”, ha detto Renzi.

“Noi siamo cresciuti con una classe politica ‘campionessa mondiale degli alibi’, dicevamo tutta colpa della tv, dei partitini. Nessuno che avesse mai detto ho perso. Se io sono qui – ha concluso il premier – è merito, o se volete, anche colpa vostra. Anche se vi assolvete è colpa vostra. Se perdiamo sarà solo colpa mia”.

C’erano anche Agnese, la moglie di Renzi, e due dei figli ad attenderlo sotto il palco, di fronte alla porta del backstage, al termine del discorso tenuto dal premier e segretario del Pd a chiusura della Leopolda 2015. Si è fermato ad ascoltare l’intervento del presidente del Consiglio anche il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. E a ‘bordo palco’ c’erano i ministri Maria Elena Boschi e Roberta Pinotti, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti, il tesoriere del partito Francesco Bonifazi e numerosi deputati e componenti dello staff della Leopolda. Al termine del discorso, un gruppo di volontari è salito sul palco per una foto ricordo di gruppo e poi numerosi selfie con Renzi, mentre dalla platea continuava la standing ovation e dagli altoparlanti veniva trasmessa ‘Go Big or go homè, recentissima hit degli American Authors. Chiusa la manifestazione, il premier si è fermato con familiari e colleghi di partito e di governo nelle sale dietro il palco.

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