Alfano: “Nel 2015 delitti in calo del 10%”

di Redazione

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Alfano: “Nel 2015 delitti in calo del 10%”

| martedì 22 Dicembre 2015 - 20:35

Analizzando i dati di un anno di attività del Viminale, il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha ribadito che l’Italia “è un paese più sicuro di molti altri”, nonostante non esista un paese a rischio zero. Di fronte ad un “anno tragico per l’Europa e il mondo”, 12 mesi in cui “la libertà è stata attaccata” più volte, il 2015 è stato per la sicurezza in Italia un “anno positivo”, visto che il nostro paese “non ha dovuto versare lacrime che altri hanno versato”.

64 ESTREMISTI ESPULSI: A partire dal contrasto al terrorismo di matrice jihadista: dall’inizio dell’anno, sostiene Alfano, sono state controllate 74.177 persone, più di 20mila nell’ultimo mese, dopo gli attentati di Parigi. 259 sono invece i soggetti arrestati per estremismo religioso e 64 gli espulsi, l’ultimo questa mattina: si tratta di Tahir Abdelali, un marocchino di 30 anni residente a Bologna dal 2007. L’uomo è stato segnalato ai nostri servizi d’intelligence dagli 007 di altri paesi per propaganda a favore dell’Isis sui social network e ritenuto appartenente ad una cellula con base in Marocco che gestiva un forum nel quale si diffondevano le istruzioni per il confezionamento di ordigni. Quanto alla novantina di foreign fighters che hanno avuto a che fare con l’Italia, di cui solo una decina italiani e 18 sono morti, Alfano ha detto che vengono costantemente monitorati. Compresi i 14 che sarebbero già rientrati in Europa. Grazie alla nuova legge antiterrorismo approvata dopo gli attentati a Charlie Hebdo, inoltre, la polizia postale ha oscurato 6.636 contenuti web di propaganda jihadista. Alfano si è poi soffermato sull’utilizzo dei militari: “Mai – ha detto – ne sono stati schierati così tanti, 6.300 a vigilanza dei presidi fissi e degli obiettivi sensibili. La sicurezza è un pezzo di libertà ed è dunque una priorità per il nostro paese”.

DELITTI IN CALO DEL 10,2%:  Secondo i dati del Viminale, nel 2015 sono stati commessi 2,3 milioni di delitti, il 10,2% in meno rispetto al 2014. In particolare, sono diminuiti gli omicidi dell’11,1%, le rapine del 13.8% e i furti 9,7%. “E’ un risultato molto importante – ha sottolineato il ministro – perché dimostra che la realtà è diversa dalla percezione”. Un altro fronte su cui Alfano ha insistito molto è la lotta alla contraffazione, verso la quale c’è stato un “incremento straordinario” dei controlli, con 41.407 operazioni che hanno consentito il sequestro di 256 milioni di articoli contraffatti, per un valore di 802 milioni.

SEQUESTRATI BENI PER 4,2 MILIARDI: Pure sul fronte della lotta alla criminalità organizzata, il bilancio del Viminale è positivo: 1.794 persone arrestate, 53 latitanti catturati, 10.979 beni sequestrati per un valore di 4,2 miliardi e 2.430 beni confiscati per un valore di 612 milioni. FEMMINICIDI IN CALO DEL 6,5%: Infine, risultano in calo anche gli indicatori relativi alla violenza sulle donne. Una diminuzione del 6,5% anche se il numero di donne uccise resta comunque il 31,1% del totale degli omicidi commessi in Italia (411). Sono inoltre 9.136 atti persecutori consumati, ben il 76% dei quali ha riguardato le donne. Gli strumenti introdotti con la legge contro il femminicidio hanno invece consentito di adottare 1.198 ammonimenti dei questori e 217 allontanamenti del coniuge violento. DDL CONTRO FURTI E C

COMMISSIONI CONTRO TRUFFE BANCHE: “I dati sono soddisfacenti, ma credo si debba fare di più” ha concluso Alfano indicando le priorità per il 2016. Il ministro ha citato tre provvedimenti in particolare: un ddl sulla sicurezza urbana, “che abbia come elemento fondamentale il tema dei furti delle rapine, perché non è pensabile che ci sia la sensazione di essere sotto attacco in casa propria o in mezzo alla strada”. Un testo normativo sulla legittima difesa e, infine, l’istituzione in ciascuna prefettura di “comitati di coordinamento” con associazioni bancarie e dei consumatori per prevenire le truffe, soprattutto agli anziani.

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