Grillo: “Città italiane come Pechino” | Il leader M5S attacca il governo

di Redazione

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Grillo: “Città italiane come Pechino” | Il leader M5S attacca il governo

| domenica 27 Dicembre 2015 - 17:15

Anche il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, assente dalle scene da un po’, è intervenuto nella polemica sullo smog che sta coinvolgendo tutto il mondo politico. “A Milano (dopo che Pisapippa ha distrutto 573 alberi secolari che davano ossigeno) da domani per tre giorni la circolazione delle auto sarà vietata, poi si tornerà alla ‘normalità’ e presto sarà vietata la circolazione delle persone, come in Cina”. Lo scrive l’ex comico genovese sul suo blog in un posto sull’emergenza smog in Italia.

“Il 2015 si chiuderà secondo l’Istat con 68.000 morti in più rispetto al 2014: 666mila contro 598mila, l’11% in più. Come ai tempi delle grandi guerre. Le città italiane non sono state bombardate dalle potenze straniere, ma vivono sotto l’assedio di nemici silenziosi. Lo smog sta rendendo le città italiane sempre più simili a Pechino“, spiega ancora Grillo.

“Nel frattempo l’inquinamento ci avvelena, avvelenano i fumi dell’Ilva, avvelena la diossina che fuoriesce dagli inceneritori e che finisce dentro il nostro cibo, avvelena l’acqua che beviamo che scorre in tubature d’amianto. Giovani o vecchi, ci si ammala sempre di più e non ci sono i soldi per le cure nè per le medicine, con la crisi i soldi è meglio usarli per mangiare (alimenti probabilmente contaminati). Si stringono i denti e si tira avanti, ma per poco. Il governo impugna la lunga falce e con la legge di stabilità taglia altri 15 miliardi di euro alla sanità in 3 anni: per gli italiani non c’è scampo. Avvelenati da una politica industriale dell’800, in mutande a causa della crisi e abbandonati dal governo – sottolinea Grillo -. Premier e ministri non si rendono conto di ciò che accade nel Paese. Litigano per mezzo punto percentuale di Pil e fanno decreti lampo di domenica per salvare le banche mentre passeggiano incuranti sui cadaveri di 68.000 italiani che non hanno saputo proteggere. Sono una sciagura per il Paese, il prezzo della loro spocchia lo stiamo pagando col sangue. Prima se ne vanno e meglio è”.

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