Una madre surrogata si rifiuta di abortire | Il caso scuote gli Usa e finisce in tribunale

di Redazione

» Salute » Una madre surrogata si rifiuta di abortire | Il caso scuote gli Usa e finisce in tribunale

Una madre surrogata si rifiuta di abortire | Il caso scuote gli Usa e finisce in tribunale

| sabato 09 Gennaio 2016 - 17:49

Una 47enne californiana incinta di 3 gemelli, Melissa Cook, si è rifiutata di sottoporsi alla “riduzione” dei feti da tre a due come richiesto dal padre intenzionale. Ovvero si è rifiutata di abortire uno dei tre bebè. I gameti arrivano da un 50enne della Georgia mentre gli ovuli sono di una donatrice. Cook ha respinto la richiesta di ‘riduzione selettiva’, portando l’uomo in tribunale.

Il caso ha aperto un intenso dibattito discussione ngli Usa. Può una donna che affitta il suo utero rifiutarsi di abortire quando questo le sia richiesto dai genitori intenzionali e ci siano rischi per la salute di madre e bambino?. In molti degli Stati Uniti esistono leggi che permettono di stipulare un regolare contratto dove una donna si impegna a portare in grembo uno o più figli non suoi in cambio di denaro.

Tutti e tre gli embrioni impiantati nell’utero di Cook hanno attecchito e secondo Robert Walmsley, l’avvocato dell’uomo, sarebbero stati i medici a spiegare al padre che i rischi associati al parto multiplo erano maggiori, suggerendo una ‘riduzione’, termine usato dal personale sanitario per indicare l’eliminazione di un feto quando ci sia un rischio per la madre o per il bambino. Per Walmsley questo “lo ha costretto fare quella richiesta”, mentre per la donna che porta in grembo i gemelli vera motivazione sarebbe che l’uomo non vuole allevare tre figli.

Cook sostiene di essere la madre legale dei 3 gemelli, e cerca di ottenere i diritti parentali sul terzo bimbo e la custodia per i primi due. La donna chiede anche di non poter essere citata in giudizio perché si è rifiutata di abortire. Secondo Daar, anche se la maggior parte degli accordi di maternità surrogata contengono clausole di aborto in cui un genitore intenzionale può richiedere una riduzione per la sicurezza di donna e feti, la procedura non è realmente applicabile. L’avvocato Walmsley ha fatto sapere comunque che il padre biologico ha accettato la decisione di Cook, anche se non è d’accordo, e che alleverà tutti e tre i figli.

Edizioni Si24 s.r.l.
Aut. del tribunale di Palermo n.20 del 27/11/2013
Direttore responsabile: Maria Pia Ferlazzo
Editore: Edizioni Si24 s.r.l.
P.I. n. 06398130820