Burkina Faso, un bimbo italiano tra le vittime | È il figlio del gestore del ‘Cappuccino Cafe’

di Redazione

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Burkina Faso, un bimbo italiano tra le vittime | È il figlio del gestore del ‘Cappuccino Cafe’

| domenica 17 Gennaio 2016 - 10:59

Il terrorismo jihadista colpisce il Burkina Faso e trasforma un hotel di lusso della Capitale Ouagadougou e un ristorante per stranieri in un inferno. Le 29 vittime erano di 18 nazionalità diverse e tra loro c’è anche un bambino italiano. Lo ha confermato la Farnesina.

Il figlio minore di circa 9 anni del titolare italiano del “Cappuccino Cafe” (nella foto, fonte Trip Advisor) è rimasto coinvolto nell’assalto. Secondo la Farnesina, infatti, “si trovava all’interno del locale insieme a sua madre, cittadina straniera”. Le operazioni formali di riconoscimento dei corpi sono state espletate.

La rivendicazione dell’assalto all’hotel Splendid da parte di al Qaeda è arrivata via audiomessaggio : a inviarla è stato il ramo del Maghreb islamico (Aqmi). Un terrorista del gruppo, che ha partecipato all’assalto all’albergo, prima che l’operazione delle forze di sicurezza ponesse fine all’attacco, ha registrato un audiomessaggio e lo ha inviato all’agenzia privata mauritana al-Akhbar, che di solito rilancia i comunicati di Aqmi. Nel messaggio, l’uomo minaccia apertamente la Francia: “Combatteremo la Francia fino all’ultima goccia del nostro sangue”. Non è chiaro se il terrorista, che parlava il dialetto hasaniya dell’arabo (cioè quello tipico del Sahel e parlato in Mauritania, Sahara occidentale e nord del Mali), sia morto nell’assalto finale delle forze di sicurezza o sia riuscito a scappare dopo avere registrato l’audiomessaggio.

Ci sono anche almeno altri quattro italiani tra i missionari bloccati in Burkina Faso. Stanno bene ma, per il momento, non riescono a rientrare. Due sono giovani volontari pistoiesi: Mattia Liuzzo, di Quarrata e la sua fidanzata, Luisa Piemontese, che vive a Lazzeretto, tra Larciano e Cerreto Guidi. Due ragazzi da tempo impegnati per l’Africa insieme ai loro colleghi del gruppo Shalom di San Miniato. E sempre al gruppo Shalom fanno capo gli altri due volontari italiani in Burkina Faso: Maria Teresa Gualandi, 63 anni anni, e il marito Enrico Spinelli, 65 anni, pratesi e residenti a San Giusto.  “Stiamo bene e non ci siamo accorti di nulla – hanno detto al quotidiano “La Nazione” – però ci è stato dato l’ordine di non lasciare la missione per nessun motivo. Siamo decentrati rispetto al luogo degli attentati e le notizie ci arrivano frammentarie”.

Un contingente dell’esercito francese distaccato nel vicino Mali si sta già dirigendo verso Ouagadougou per aumentare la presenza militare nel Paese. Il presidente francese Francois Hollande ha ribadito il “sostegno totale al presidente Kaborè e al popolo del Burkina Faso nell’abominevole e vile attacco che ha colpito Ouagadougou”. Lo ha comunicato l’Eliseo, aggiungendo che “le forze francesi sono impegnate a sostenere quelle del Burkina”.

Intanto, le autorità hanno indetto il lutto nazionale per tre giornate, a partire da oggi, per commemorare le 29 vittime dell’attentato nella capitale, Ouagadougou.

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