Nuovo scontro Bruxelles-Roma: duro attacco | Ppe contro Renzi: “Credibilità Europa a rischio”

di Redazione

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Nuovo scontro Bruxelles-Roma: duro attacco | Ppe contro Renzi: “Credibilità Europa a rischio”

| martedì 19 Gennaio 2016 - 16:06

Ancora non si ferma la polemica tra Roma e Bruxelles dopo il botta e risposta tra il presidente della Commissione europea Junker e il premier Matteo Renzi. E oggi arriva anche un altro attacco all’Italia, stavolta dal Ppe presieduto dal capogruppo Manfred Weber.

Non ha chiamato in causa direttament l’Italia stavolta Junker che però ha sottolineato come i governi dei Paesi membri che criticano l’Europa dovrebbero “guardarsi allo specchio” e poi ha aggiunto:”Oggi è a rischio Schengen, domani ci si chiederà perché avere una moneta comune: l’Unione europea è minacciata alla base e forse non ci si rende conto”

Gli ha fatto eco il presidente del Consiglio Donald Tusk avverte: “Abbiamo due mesi per salvare la libera circolazione”.Secondo Tusk, restano solo sessanta giorni per “rimettere la situazione migratoria sotto controllo: il Consiglio di marzo sarà l’ultima occasione per vedere se la nostra strategia funziona. Altrimenti affronteremo una crisi come il crollo di Schengen”.

E in merito ai costi  “alcuni Paesi hanno allegramente reintrodotto i controlli alle frontiere – ha aggiunto Juncker – ma domani ci verrà chiesto di rendere conto dei grandi costi economici che questa decisione comporta. Ci si chiederà allora che senso abbia una valuta unica in Europa se non è garantita la libera di circolazione dei cittadini”.

Il presidente del Consiglio,Renzi intanto sui social torna all’attacco, anche lui senza tirare in ballo esplicitamente l’Europa: “L’Italia, sempre più aperta e attrattiva per gli investimenti internazionali. Con grandi aziende globali che deciso di puntare sul nostro Paese. Come Cisco, i cui vertici ho incontrato questa mattina”, scrive su Fb, sottolineando come questa sia “la risposta migliore a chi, forse impaurito da questo nuovo protagonismo italiano, preferirebbe averci più deboli e marginali, come purtroppo è spesso accaduto in passato. Se ne facciano una ragione: l’Italia è tornata, più solida e ambiziosa”.

L’Italia, scrive ancora il premier, è “più solida e più ambiziosa ma con tanto lavoro ancora da fare – questa settimana sarà decisiva per la trasformazione della Pubblica Amministrazione e per un altro passo avanti della Riforma istituzionale – ma anche con la consapevolezza che ce la stiamo mettendo tutta e che le grandi realtà internazionali, come oggi testimonia Cisco, tornano a scommettere su di noi”.

Ma un altro duro attacco al nostro Paese arriva dal presidente del gruppo popolare europeo (Ppe), il tedesco Manfred Weber, nell’intervenento alla plenaria di Strasburgo. “Quando vediamo che l’Italia non è disposta ad aiutare la Turchia se non in cambio di una contropartita – ha detto Weber in Aula – tutto ciò va a svantaggio dell’Europa, della sua forza e della sua credibilità. Renzi sta mettendo a repentaglio la credibilità europea a vantaggio del populismo“.

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