L’Italia teme la proroga dei controlli alle frontiere |Si rischiano nuovi massicci arrivi di immigrati

di Denise Marfia

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L’Italia teme la proroga dei controlli alle frontiere |Si rischiano nuovi massicci arrivi di immigrati

| martedì 26 Gennaio 2016 - 10:08

La richiesta adesso esiste e preoccupa non poco l’Italia, malgrado le rassicurazione del ministro Angelino Alfano.

I Paesi del Nord hanno chiesto alla Commissione Europea, durante la riunione dei ministri dell’Interno Ue, di “prorogare da 6 mesi fino a 2 anni i controlli alle frontiere interne così come previsto da Schengen”.

La richiesta arriva dalla Germania, Austria, Danimarca, Svezia, Francia e Slovenia. E adesso si pensa alle ripercussioni che una tale decisone porterebbe. Se gli altri Paesi chiudono le frontiere bloccando la rotta balcanica, l’Italia si troverà ad affrontare un flusso enorme di profughi. Già si fanno le prime cifre: ci sarebbero 400mila sbarchi.

A caratterizzare il vertice è stato anche lo scontro acceso fra diversi Paesi Ue e la Grecia, accusata di non gestire in modo adeguato il flusso dei migranti che arrivano a migliaia oggi giorno sulle sue isole dalla Turchia. “Se non possiamo proteggere il confine esterno Ue, la frontiera fra Grecia e Turchia, allora il confine esterno di Schengen dovrà spostarsi verso l’Europa centrale”, ha detto la ministra dell’Interno dell’Austria, Johanna Mikl-Leitner.

Per la realizzazione “degli hotspot stiamo valutando anche l’area del nord-est perché dobbiamo tenerci pronti ad un’ipotesi di flusso dalla frontiera nord-est a seguito della rotta balcanica”, ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano. “A chi chiede di innalzare muri dico: vi rendete conto che non possiamo mettere il filo spinato nel Mediterraneo e nell’Adriatico? Vogliamo rivedere Dublino, una foto ingiallita di un Continente che non esiste più”, le parole del ministro dell’Interno.

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