Serie A, quando i grandi campioni diventano “di troppo”

di Andrea Fabbricatore

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Serie A, quando i grandi campioni diventano “di troppo”

| venerdì 08 Aprile 2016 - 17:45

Ieri campioni straordinari e giocatori imprescindibili, oggi alternative di lusso o carte da schierare negli ultimi minuti, alcuni campioni di Serie A rischiano di scivolare vertiginosamente ai margini del progetto tecnico delle rispettive squadre, rovinando il finale di una storia scritta in modo brillante.

L’esempio più calzante è senza dubbio quello di Francesco Totti, definito da molti come “Ottavo re di Roma“: l’attaccante giallorosso ha collezionato 6 presenze in questa stagione e la sua media di minuti giocati è crollata definitivamente con l’arrivo di Luciano Spalletti in panchina. La polemica tra Spaletti e Totti ha diviso la città, spingendo i tifosi a contestare la scelta dell’allenatore, reo secondo alcuni di aver mancato di rispetto al giocatore più importante e amato della storia del club. Il capitano della Roma vorrebbe giocare ancora, ma la società non è dello stesso parere.

Simile è il declino di Antonio Di Natale con la maglia dell’Udinese: l’attaccante napoletano non rientrava nei piani tecnici dell’ex allenatore Colantuono, ma con l’arrivo di De Canio, la musica non è cambiata. Il numero 10 dei bianconeri è stato escluso dalla lista dei convocati per il match contro il Napoli, accusato di non essersi impegnato al massimo negli allenamenti settimanali. In attesa di scoprire cosa succederà da qui alla fine della stagione, per Totò Di Natale l’ipotesi ritiro sembra la più probabile, come confermato quest’oggi dal suo procuratore.

Il nuovo ingresso in questa speciale lista è rappresentato da Luca Toni, attuale centravanti del Verona con contratto in scadenza a giugno 2016: l’ultima notizia in ordine di tempo racconta di un litigio avvenuto tra il numero 9 degli scaligeri e l’allenatore Delneri. La società non ha gradito le dichiarazioni di Luca, che dopo la sconfitta con il Carpi in campionato, ha ammesso la colpevolezza propria e di alcuni compagni, ritenuti inadatti alla massima serie. L’attaccante ha più volte dichiarato che dopo l’esperienza in Serie A, il suo desiderio sarebbe quello di approdare nella MLS.

768 gol totali in 3, bandiere del calcio italiano e modelli da imitare: quest’estate gli amanti del calcio potrebbero dire addio a 3 campioni intramontabili, la cui immagine non potrà di certo essere cancellata dall’irriconoscenza e dalla “crudeltà” di questo sport.

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