Bari, esami da avvocati truccati: 3 arresti | In manette un’ex funzionaria dell’Università

di Redazione

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Bari, esami da avvocati truccati: 3 arresti | In manette un’ex funzionaria dell’Università

| venerdì 15 Aprile 2016 - 13:46

Prepararono e consegnarono gli elaborati ai candidati al corso per l’abilitazione alla professione di avvocato nel 2014. Con queste accuse sono stati arrestati a Bari Tina Laquale, 63 anni, ex funzionaria della facoltà di Giurisprudenza, sua figlia Innocenza Losito, responsabile dell’Unità di controllo dell’Adisu Puglia (Agenzia regionale per il diritto allo studio universitario) e l’avvocato barese Giuseppe Colella.

Le indagini “hanno permesso di scoprire una vera e propria centrale operativa, organizzata nello studio dell’avvocato, in cui venivano preparati gli elaborati consegnati ai candidati del concorso durante le tre prove scritte”.

Nello studio dell’avvocato civilista, nei tre giorni della prova scritta, sono stati redatti gli elaborati, anche su suggerimento di due componenti della commissione (entrambi docenti dell’Università di Bari) che davano consigli su come formulare correttamente i temi delle tre tracce.

Secondo la ricostruzione della Procura, nella centrale operativa oltre all’avvocato e alla sua segretaria era presente Tina Laquale. L’ex funzionaria avrebbe avuto il compito di portare gli elaborati alla Fiera del Levante, dove si sono svolte le prove scritte.

Giacomo Santamaria, cancelliere della Corte d’appello, così come documentato dall’intervento dei carabinieri nel dicembre del 2014, avrebbe invece introdotto gli elaborati all’interno delle aule. Almeno 15 le persone coinvolte nell’inchiesta: tra loro alcuni aspiranti avvocati che avrebbero ricevuto i compiti.

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