Mozia e la saline di Marsala, Paceco e Trapani | presto “Patrimonio dell’Umanità” /FOTO

di Marco Amico

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Mozia e la saline di Marsala, Paceco e Trapani | presto “Patrimonio dell’Umanità” /FOTO

| mercoledì 25 Maggio 2016 - 18:34

L’isola di Mozia e l’area vasta delle saline di Marsala, Paceco e Trapani sono sempre più vicine a essere inserite nella “Word Heritage List” dell’Unesco, l’elenco dei siti dichiarati “Patrimonio dell’Umanità”. È diventato operativo, infatti, l’accordo di collaborazione siglato a Palermo dai rappresentanti del Libero Consorzio Comunale di Trapani (ormai ex Provincia Regionale) e dalla Fondazione Unesco – Sicilia. L’intesa ha l’obiettivo di riuscire laddove nessuno finora è mai arrivato, nonostante negli anni siano stati diversi i tentativi di inserire questi spazi, tra le mete più visitate dai turisti, nell’ambita lista.

Un primo importante passo era stato compiuto già lo scorso anno, su iniziativa dell’allora assessore regionale ai Beni Culturali, Antonio Purpura, il quale convocò a Palermo un incontro fra tutti i soggetti interessati al progetto. Successivamente, il Commissario straordinario del Libero Consorzio, Giuseppe Amato, organizzò a Trapani, a Palazzo Riccio di Morana, una riunione con i sindaci dei Comuni interessati e i  rappresentanti della Soprintendenza per i Beni Culturali della Regione Siciliana, della Soprintendenza del Mare, dell’Università di Palermo, del WWF, dell’ente gestore della Riserva Naturale Orientata delle Saline di Trapani e Paceco, dell’associazione Strada del Vino “Erice Doc”, del Centro Internazionale di Studi per la Conservazione ed il Restauro dei Beni Culturali e del Consorzio di Valorizzazione del Sale Marino. Concordarono tutti sull’importanza e la praticabilità del progetto; fu così avviato l’iter per la collaborazione.

Il documento disciplina i rapporti tra i due Enti protagonisti, chiamati a costituire un Comitato Promotore comprendente le realtà interessate (ex Provincia e i Comuni di Marsala, Paceco e Trapani) e un Comitato tecnico-scientifico, oltre che un eventuale Comitato d’onore. Per un sito o un bene, va da sé, non è semplice entrare nella “Word Heritage List”: è necessario che tramite i rigidi criteri fissati dalla Convenzione Internazionale sia provata la sua particolare rilevanza dal punto di vista culturale o naturale.

Secondo Diego Maggio, dirigente del settore Cultura e Promozione Turistica del Libero Consorzio Comunale di Trapani, «l’auspicato riconoscimento Unesco garantirà una tutela e promozione di “sistema”, di cui beneficerà l’intero territorio provinciale, grazie proprio alla vis attrattiva che hanno dimostrato di saper esercitare i siti dichiarati “Patrimonio dell’umanità”».

Foto Giuliano Bertolini

 

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