Corruzione e riciclaggio, 24 le persone arrestate | Indagati deputato Marotta e un ex sottosegretario

di Egidio Villa

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Corruzione e riciclaggio, 24 le persone arrestate | Indagati deputato Marotta e un ex sottosegretario

| lunedì 04 Luglio 2016 - 08:01

Operazione anti corruzione della Guardia di Finanza in tutta Italia. Sono decine le perquisizioni disposte dalla Procura di Roma, nell’ambito dell’operazione ‘Labirinto’, ventiquattro gli arresti (12 in carcere e altrettanti ai domiciliari) e cinque misure interdittive (obbligo di dimora e divieto di attività professionale). Cinquanta gli indagati.

Tra questi ultimi risultano anche Antonio Marotta  parlamentare in carica Area Popolare (Ncd-Udc) e che è avvocato, Giuseppe Pizza, sottosegretario alla pubblica istruzione dal 2008 al 2011, ora segretario nazionale della nuova Democrazia Cristiana e Raffele Pizza, fratello di Giuseppe, che ha un ruolo chiave nell’indagine: è il faccendiere.

Riguardo alla posizione del parlamentare, i pm avevano sollecitato l’arresto in carcere. Il gip ha però escluso alcuni fatti a lui contestati e ciò ha fatto cadere i presupposti per applicare la misura detentiva.

I reati contestati sono associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale, corruzione e riciclaggio, truffa ai danni dello Stato e appropriazione indebita.

L’indagine nasce da numerose segnalazioni per operazioni sospette nei confronti di un consulente tributario romano e di un labirinto di società a lui riferibili che movimentavano grandi somme di denaro tra i conti correnti personali ed aziendali.

L’uomo, come riferisce la Guardia di Finanza, costituiva “lo snodo tra il mondo imprenditoriale e quello degli enti pubblici svolgendo un incessante e prezzolata opera di intermediazione nell’interesse personale e di imprenditori senza scrupoli interessati ad aggiudicarsi gare pubbliche”. Il faccendiere utilizzava uno studio ubicato accanto al Parlamento, in una nota via del centro di Roma.

Durante l’inchiesta è stata accertato l’utilizzo di un gran numero di fatture per operazioni inesistenti a favore di società ed enti su tutto il territorio nazionale, e di ricostruire l’operatività di una ramificata struttura affaristico-delinquenziale imperniata intorno proprio al faccendiere.

La struttura imprenditoriale illecita avrebbe movimentato oltre dieci milioni di euro giustificati da fatture false a scopo di evasione e per costituire riserve nascoste al fisco da usare attraverso una galassia di società gestite da prestanome. Per “ammorbidire” eventuali controlli fiscali e agevolare le pratiche di rimborso delle imposte, il consulente si avvaleva anche di due dipendenti infedeli dell’Agenzia delle Entrate di Roma, finiti in manette.

La Guardia di Finanza ha sequestrato più di 1,2 milioni di euro tra immobili, conti correnti e quote societarie.

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