La scure di Racep Tayyip Erdogan, dopo il fallimento del golpe militare, si abbatte anche sulla polizia. Non solo quindi militari e giudici: ben 7.850 agenti sono stati sospesi e costretti a riconsegnare armi e distintivi. Gli F-16 dell’esercito intanto pattugliano i cieli di molte città del Paese, Istanbul compresa.

In tutto sono 103 tra ammiragli e generali, gli alti gradi dell’esercito finiti in manette in seguito al fallito golpe del 15 luglio in Turchia. Gli alti ufficiali sono stati portati in tribunale per stabilire la convalida degli arresti effettuati nelle operazioni lanciate in tutto il Paese anche oggi all’alba.

Al momento sono stati arrestati circa 6.000 militari, mentre sono stati spiccati circa 3.000 mandati d’arresto nei confronti di giudici e procuratori. Lo stratega militare del golpe fallito in Turchia è stato il generale turco Mehmet Disli, fratello di Saban Disli, deputato e vice-leader del partito Akp del presidente Erdogan.

Intanto nelle ultime ore stanno circolando sui social network immagini choc: soldati ammassati per terra seminudi e con mani e piedi legati, probabilmente nella palestra di un edificio militare. Ritraggono le condizioni di detenzione di decine di militari turchi, arrestati dopo il fallito colpo di stato. Foto che si accompagnano ad altre di soldati golpisti arrestati con evidenti segni di percosse. Finora, non sono tuttavia emersi riscontri ufficiali circa le immagini.

Immagine da Twitter.