Due anziani soli piangono per la disperazione | I poliziotti gli cucinano un piatto di pasta

di Matilde Speciale

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Due anziani soli piangono per la disperazione | I poliziotti gli cucinano un piatto di pasta

| venerdì 05 Agosto 2016 - 09:43

Jole ha 89 anni, suo marito Michele invece ne ha 94. Sono soli in casa, come ogni sera del resto, e come succede a moltissime coppie di anziani. La solitudine diventa più gravosa quando anche i vicini di casa partono per le vacanze e non ci sono nemmeno i rumori familiari a tenere compagnia.

Succede che Jole si dispera, grida, e qualcuno chiama la polizia. Ma non c’è nessun reato, solo un vuoto enorme da colmare. E così gli agenti intervenuti decidono di preparare un piatto di pasta alla coppia e di tenere loro un po’ di compagnia.

Ecco il lungo post pubblicato sulla pagina Facebook della Questura di Roma che racconta l’accaduto:

È un’estate afosa quella romana. Jole è a casa. Come tutte le sere. Ormai da troppo tempo.
Al Tg scorrono distrattamente le notizie. Attentati, bimbi maltrattati in un asilo… Jole si chiede il perché di tanta cattiveria…
Ma la tv le fa compagnia…
Ancora una sera solitaria da passare con Michele.
Si, perché Michele, 94 anni, è il suo uomo da quasi settanta.
Lei, che di primavere ne ha 89, ne avrebbe di ricordi da raccontare!
A chi poi? È tanto che nessuno passa a salutarli…
Non è sempre facile la vita.
Specie quando la città si svuota ed i vicini sono via in vacanza.
A volte la solitudine si scioglie in pianto.
A volte è come un temporale estivo. Arriva all’improvviso e ti travolge.
Jole e Michele si amano. Ma quando la solitudine è un peso sul cuore, può accadere che perdano la speranza.
Può accadere, come questa volta, che urlino così forte la loro disperazione che, alla fine, qualcuno chiami la Polizia di Stato.
Non c’è un reato. Jole e Michele non sono vittime di truffe come spesso accade agli anziani e nessun ladro è entrato in casa. Non c’è nessuno da salvare.
Questa volta, per i ragazzi delle Volanti c’è un compito più arduo da svolgere.
Ci sono due anime sole da rassicurare.
Una volta dentro l’appartamento, tutto racconta di quella lunga vita insieme.
Ma parla anche di quella desolazione per la quale gli agenti sono lì.
Un misero raspo, da cui pendono avvizziti tre acini d’uva, sul tavolo della cucina, racconta di un digiuno che dura già da troppo tempo.
I poliziotti sono pervasi dalla tenerezza.
Capiscono che questa volta è diverso.
Non ci sono moduli da compilare. Questa sera i codici non servono.
Serve essere uomini.
Essere veri.
E mentre attendono l’ambulanza per verificare che i coniugi stiano bene, capiscono che solo un po’ di calore umano potrà ridare tranquillità a Jole e Michele.
Chiedono il permesso di accedere alla dispensa.
Improvvisano una cenetta. Un piatto di pasta con burro e formaggio. Niente di particolare. Ma con un ingrediente prezioso: c’è, dentro, tutta la loro umanità.
Andrea ai fornelli e Alessandro, Ernesto e Mirko ad intrattenere i due nuovi amici.
Questa sera si cena in famiglia!
Anche questo è #essercisempre e si trova ogni volta che qualcuno ci chiede aiuto.

Una storia di solitudine e di umanità che dovrebbe far riflettere: chi ha bisogno di un po’ di compagnia e di calore non andrebbe mai dimenticato, né abbandonato, specie in questo periodo dell’anno.

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