Terremoto, Bruno Vespa la spara grossa | “Il sisma una bella botta per l’economia”

di Redazione

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Terremoto, Bruno Vespa la spara grossa | “Il sisma una bella botta per l’economia”

| sabato 27 Agosto 2016 - 10:07

Vespa, Del Rio e i terremoti che ‘creano lavoro…’“. Beppe Grillo ha titolato così il post apparso sul suo blog “reo” di aver sollevato l’enorme polverone mediatico attorno alle discutibili dichiarazioni del giornalista-conduttore Bruno Vespa e del ministro Graziano Delrio sul terremoto che ha devastato il centro Italia.

“Non volevo crederci quando ieri sera mi hanno invitato a guardare questo video. Ma purtroppo ho dovuto constatare con i miei occhi che, l’altra sera a Porta a Porta, il terremoto sia diventato il volano dell’economia – ha scritto il consigliere comunale del MoVimento 5 Stelle di Pomigliano d’Arco, Dario De Falco nel post – ‘Questa sarebbe una bella botta di ripresa per l’economia perchè pensi l’edilizia che cosa non potrebbe fare'”.

Il pentastellato riporta anche le parole di Delrio: “‘Adesso L’Aquila è il più grande cantiere d’Europa e anche l’Emilia è un grandissimo cantiere in crescita, farà PIL'”. Poi ancora Vespa: “‘Darà lavoro ad un sacco di gente’. Menomale che in studio, Armando Zambrano, Presidente del Consiglio nazionale degli Ingegneri, ha detto che, con i soldi impiegati per riparare i danni dei terremoti, avremmo potuto mettere in sicurezza la stragrande maggioranza dei fabbricati che hanno dei problemi. Allora, forse, avremmo potuto evitare anche le stragi di tanti innocenti. E questo viene prima di qualsiasi economia perchè la vita umana ha un valore inestimabile. Non ce lo dimentichiamo”, conclude Grillo.

“Sto scrivendo l’ennesima interrogazione su Bruno Vespa che ancora una volta si dimostra non adatto al servizio pubblico – ha dichiarato il membro della commissione di vigilanza Rai Roberto Fico – Questa volta occorre una risposta chiara e definitiva, bisogna andare fino in fondo. Affermare che il terremoto produce economia è a dir poco criminale“.

“Affermazione grave, inscusabile. Dopo gli scempi della invito dei parenti dei Casamonica, del figlio di Totò Riina, ecco la ultima vergogna: affermare che i morti producono PIL. Secondo Vespa per far ripartire la Italia ci vuole un terremoto all’anno e qualche migliaio di morti? Bruno Vespa è semplicemente inadatto al ruolo della televisione pubblica“.

“Ancora non si è posata la polvere, i familiari stanno piangendo i propri cari deceduti nella tragedia del terremoto e va in scena la vergogna sulla TV pubblica, con Bruno Vespa che afferma che il terremoto crea Pil! Ancora più grave che il ministro Delrio non si sia alzato e se ne sia andato immediatamente, invece ha avallato una follia, un’offesa a tutti i cittadini italiani, anzi ha confermato che l’Aquila oggi è il più grande cantiere d’Europa”, dichiarano i capigruppo di Camera e Senato del Movimento 5 Stelle, Laura Castelli e Stefano Lucidi.

All’attacco anche il Codacons: “Odiose e inopportune le frasi sul terremoto pronunciate nel corso di Porta a Porta. Quanto accaduto stavolta a Porta a Porta non deve rimanere impunito – spiega l’associazione dei consumatori – Più volte la trasmissione Rai è stata oggetto di feroci polemiche, non solo politiche, e della indignazione di massa. In questa occasione il limite è stato superato attraverso affermazioni assolutamente inopportune; gli utenti non pagano certo il canone Rai per assistere a simili spettacoli nè per ascoltare frasi odiose in situazioni così delicate anche dal punto di vista emotivo. Chiediamo quindi a gran voce le dimissioni di Bruno Vespa e del ministro Graziano Delrio, e l’intervento immediato e concreto della Commissione di vigilanza”.

Ma c’è chi come Maurizio Lupi di Area Popolare difende vespa: “Delle polemiche dei 5 stelle su Bruno Vespa e sul ministro Graziano Delrio proprio non si sentiva la mancanza. Sono talmente assurde e pretestuose che non vien voglia neanche di contrastarle, se non fosse che vengono alimentate da rappresentanti delle istituzioni che si candidano alla guida del Paese. Se e’ questo il loro senso di responsabilita’ di fronte alle tragedie…”.

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