Allarme del sindaco di Amatrice: “È il Vietnam” |Curcio: “4.500 persone nelle tende, ma presto via”

di Redazione

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Allarme del sindaco di Amatrice: “È il Vietnam” |Curcio: “4.500 persone nelle tende, ma presto via”

| giovedì 08 Settembre 2016 - 08:55

“Ora qui è il Vietnam” è il grido d’allarme lanciato dal sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, che descrive la situazione della cittadina del reatino devastata dal terremoto del 24 agosto.

“Crollano ancora strade, crollano ancora edifici, qui ci sono delle problematiche enormi”, dichiara e allo stesso tempo punta il dito: “Serve una task force che stia qui, non che ci sono ma che poi si rimbalzano sempre le decisioni”.

Questa mattina, intanto, si è svolta l’audizione del capo della Protezione civile Fabrizio Curcio in commissione Ambiente della Camera. È stato fatto il punto della situazione sull’andamento dell’emergenza, tempi per garantire l’ospitalità temporanea alle popolazioni colpite e passaggio alla fase di ricostruzione.

Sono circa 4.500 le persone terremotate assistite nelle tende “a fronte di una disponibilità più ampia. Tuttavia voglio ricordare che le porteremo via da lì quanto prima. I nostri standard qualitativi sono molto elevati ma è chiaro che nelle tende questo non può che abbassarsi” ha detto, segnalando la presenza di “una difficoltà pratica: a 14 giorni dal sisma la comunità non è pronta a venire via, perché è gente forte e con un forte senso di appartenenza. Non stiamo naturalmente parlando degli 80mila dell’Abruzzo o dei 50mila di Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia”.

Ad Accumoli “c’è la disponibilità a spostarsi a San Benedetto del Tronto; ad Amatrice molti invece voglio rimanere, anche se si sta valutando l’ipotesi solidale dell’uso delle seconde case rimaste in piedi – ha dichiarato. Ci attende un percorso molto molto lungo. Ad oggi abbiamo avuto oltre 6mila repliche, una forte attività che continua a pesare sulle persone”.

“Le abitazioni temporanee che ospiteranno gli sfollati non sono container, quelli li hai in 20 giorni ma questo tipo di casette richiede una urbanizzazione e una serie di requisiti per fare le cose bene” ha sottolineato Fabrizio Curcio. Occorre “fare una valutazione delle aree e del reale fabbisogno” ha aggiunto.

La terra nel Centro Italia, intanto, continua a tremare anche se in modo lieve. Sono state solo quattro ma di poca entità le scosse registrate nella notte.

Secondo l’Ingv la terra ha tremato a 00:41 (magnitudo 2) tra Castelsantangelo (Macerata) e Montegallo (Ascoli Piceno), alle 2:31 (magnitudo 2) tra Accumoli (Rieti) e Arquata (Ascoli Piceno) e alle 5:47 (magnitudo 2.3) tra Amatrice (Rieti) e Campotosto (L’Aquila) e (magnitudo 2.4) alle 6:19 tra Castelsantangelo sul Nera (Macerata) e Arquata del Tronto (Ascoli Piceno). Non si hanno segnalazioni di nuovi crolli.

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