Poste, sciopero generale venerdì 4 novembre | Lavoratori in piazza contro la privatizzazione

di Redazione

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Poste, sciopero generale venerdì 4 novembre | Lavoratori in piazza contro la privatizzazione

| mercoledì 02 Novembre 2016 - 10:25

Le organizzazioni sindacali Slc-Cgil, Slp-Cisl, Failp-Cisal, Confsal Comunicazioni e Ugl Comunicazioni hanno proclamato uno sciopero generale nazionale dei lavoratori di Poste italiane per l‘intera giornata del 4 novembre. L’azienda garantirà comunque i servizi essenziali quali accettazione delle raccomandate e assicurate; accettazione e trasmissione telegrammi e telefax e l’anticipazione al giorno precedente del pagamento dei ratei di pensione in calendario per il giorno dello sciopero.

La decisione del Consiglio dei ministri di quotare in Borsa un ulteriore 29,7% e del conferimento a Cassa Depositi e Prestiti del rimanente 35% del capitale, con l’uscita definitiva del ministero dell’Economia dall’azionariato di Poste Italiane, muta completamente gli assetti societari e il controllo pubblico in Poste Italiane. Una decisione assunta a breve distanza dal primo collocamento azionario di oltre il 30% effettuato ad ottobre 2015.

Una privatizzazione che “ha il solo fine di fare cassa e recuperare qualche miliardo di euro per incidere in quantità insignificante sul debito pubblico, ma che non tiene in considerazione il ruolo sociale svolto da Poste Italiane sull’intero territorio”, dicono i sindacati.

“Una privatizzazione totale di Poste italiane mette in discussione non solo anni di sacrificio e di lavoro dei dipendenti profusi per darle una dimensione d’impresa tra le più importanti in Italia, ma anche il futuro svolgimento del servizio universale, l’unitarietà dell’Azienda e la sua tenuta occupazionale. A questa situazione si aggiungono le problematiche aziendali, figlie di una applicazione monca del piano industriale, che prevedeva un forte rilancio della logistica, una applicazione inefficace e scorretta dell’accordo sulla riorganizzazione dei servizi postali, le carenze di addetti nella sportelleria degli Uffici Postali e le continue pressioni commerciali in Mercato Privati, figlie di una finanziarizzazione sempre più spinta dell’azienda”, si legge ancora nelle motivazioni dei sindacati.

Prevista una forte mobilitazione e manifestazioni in tutta Italia. 

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