Scandalo corruzione all’Ato Toscana sud | Il direttore è stato posto agli arresti domiciliari

di Redazione

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Scandalo corruzione all’Ato Toscana sud | Il direttore è stato posto agli arresti domiciliari

| mercoledì 09 Novembre 2016 - 12:28

Sono scattati gli arresti domiciliari per Andrea Corti, 50 anni, il direttore dell’Ato Toscana sud, l’autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti per i comuni delle province di Arezzo, Siena e Grosseto. Le accuse della procura fiorentina sono di turbativa d’asta e corruzione.

Sono stati interdetti dalla professione l’avvocato Valerio Menaldi, accusato di aver predisposto il bando di gara in conflitto di interessi (il suo studio, secondo le accuse era collegato con lo studio di commercialisti del Progetto) e tre professionisti toscani. Coinvolti un ingegnere, un avvocato, un commercialista e altri professionisti.

Interdetto anche il commercialista Eros Organni diventato amministratore delegato di Sei Toscana, la società che si aggiudica l’appalto. Il quarto professionista finito dei guai è Marco Buzzichelli, ad di Siena Ambiente capofila di Sei Toscana.

 

L’inchiesta della procura del capoluogo toscano e della Guardia di Finanza, ‘Clean city‘, riguarda un appalto ventennale per un totale di circa 3,5 miliardi di euro. La gara era per la gestione completa del ciclo di rifiuti nelle province di Arezzo, Siena e Grosseto. Per le indagini il bando era strutturato per favorire un raggruppamento di imprese capeggiato da Siena Ambiente.

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