Tre uomini vestiti di nero, a volto coperto, che innescano una miccia davanti la caserma dei carabinieri di Bologna. É questo quanto emerge dalle immagini di videosorveglianza nei pressi della stazione Corticella  in via San Savino, di fronte la quale, nella notte fra il 26 ed il 27 novembre, due taniche di benzina sono state fatte esplodere.

Il fatto è avvenuto alle 4 del mattino circa, provocando danni alla struttura in cui erano di stanza circa 10 militari: nello scoppio non risultano feriti, solo tanto spavento (il boato ha svegliato anche i residenti delle palazzine vicine).

Non vi è al momento alcuna rivendicazione per il gesto, anche se le modalità portano a formulare l’ipotesi della pista anarchica (il riferimento è alcuni sabotaggi incendiari all’Alta velocità nei giorni scorsi). Da analizzare se vi siano coincidenze con l’arrivo in città del Presidente del Consiglio Matteo Renzi per un intervento sul referendum costituzionale.

Il sindaco Virginio Merola condanna duramente l’accaduto: “Non ci faremo intimidire”. Il ministro dell’Interno Alfano, invece, afferma: “Ci sono delle indagini in corso e non possiamo per ora mettere tutto in collegamento con il dibattito politico generale. Vediamo cosa emergerà dalle indagini e poi esprimeremo i nostro giudizi”.

Tra i commenti anche quello del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, in rappresentanza del governo italiano: “Un attentato vigliacco. Se l’obiettivo era quello di rendere più debole l’Arma dei carabinieri sappiano che invece questo è il miglior modo per renderla più forte e rendere più forte lo Stato”.